Apprendiamo dalla stampa che il governo ha stanziato un’ulteriore, ingente somma per la consulenza per l’adozione dell’IVA sammarinese, l’IGC. Forse si poteva evitare, ma speriamo che i pur costosi consulenti siano capaci di ottenere, attraverso il loro lavoro, risultati favorevoli al sistema economico sammarinese.
Il movimento” Per San Marino” da sempre ha sostenuto la necessità di adottare anche a San Marino il sistema IVA, che sarà positivo per lo sviluppo se saranno adottate alcune regole di base che favoriscono il comparto commerciale, attualmente in grave crisi. La regola generale che deve ispirare la riforma deve essere quella di evitare frodi nell’interscambio, favorendo invece in misura consistente i consumi interni.
Il sistema Iva deve, sulla base di detti principi informatori della riforma, essere inserito negli accordi di interscambio intercorsi con l’Italia nel 1972. Le merci cioè debbono essere introdotte sul territorio in esenzione di imposta e l’importatore deve addebitare sui propri registri di acquisto l’imposta IGC con aliquota simile a quella italiana. L’imposta sarà rimborsata all’acquirente in caso di esportazione e previa dimostrazione che la merce sia stata assoggettata all’imposta IVA nel Paese ove viene esportata. Questo sistema eviterà le famose triangolazioni che tanti danni hanno causato alla nostra Repubblica.
Per le vendite che sono eseguite all’interno del territorio, certificate dalla smac o altri strumenti bancari, potranno essere effettuati forti sconti sull’imposta da versare alle casse dello Stato, con reciproci benefici per il commerciante e per il consumatore. Dovrà essere adottato un sistema simile a quello già previsto per i carburanti, per i quali il consumatore si vede accreditato sulla smac l’importo di 15 cent per ogni litro acquistato al distributore. Facciamo osservare che con tale sistema si favorisce l’uso della Smac, attualmente degradata a semplice strumento di controllo fiscale.
Con queste regole, si dovrebbe ottenere una forte e consistente riduzione dei prezzi, che indurrà anche sammarinesi e non sammarinesi ad acquistare nella Repubblica.
Per quanto riguarda i servizi interni (es. alberghi, ristoranti, liberi professionisti, parrucchieri ecc.) e per taluni beni strategici di interesse turistico, le aliquote IGC dovranno essere allineate alla vigente imposta sui servizi. Particolari e ridotte aliquote potranno essere stabilite sull’uso strumentale di prodotti acquistati dall’operatore economico per inserirli nel processo produttivo.
Il nostro movimento auspica che la nuova disciplina, con l’adozione delle opportune misure, sia in grado di contribuire allo sviluppo del nostro Paese, attualmente colpito da una gravissima crisi.
Comunicato stampa Per San Marino
Il movimento” Per San Marino” da sempre ha sostenuto la necessità di adottare anche a San Marino il sistema IVA, che sarà positivo per lo sviluppo se saranno adottate alcune regole di base che favoriscono il comparto commerciale, attualmente in grave crisi. La regola generale che deve ispirare la riforma deve essere quella di evitare frodi nell’interscambio, favorendo invece in misura consistente i consumi interni.
Il sistema Iva deve, sulla base di detti principi informatori della riforma, essere inserito negli accordi di interscambio intercorsi con l’Italia nel 1972. Le merci cioè debbono essere introdotte sul territorio in esenzione di imposta e l’importatore deve addebitare sui propri registri di acquisto l’imposta IGC con aliquota simile a quella italiana. L’imposta sarà rimborsata all’acquirente in caso di esportazione e previa dimostrazione che la merce sia stata assoggettata all’imposta IVA nel Paese ove viene esportata. Questo sistema eviterà le famose triangolazioni che tanti danni hanno causato alla nostra Repubblica.
Per le vendite che sono eseguite all’interno del territorio, certificate dalla smac o altri strumenti bancari, potranno essere effettuati forti sconti sull’imposta da versare alle casse dello Stato, con reciproci benefici per il commerciante e per il consumatore. Dovrà essere adottato un sistema simile a quello già previsto per i carburanti, per i quali il consumatore si vede accreditato sulla smac l’importo di 15 cent per ogni litro acquistato al distributore. Facciamo osservare che con tale sistema si favorisce l’uso della Smac, attualmente degradata a semplice strumento di controllo fiscale.
Con queste regole, si dovrebbe ottenere una forte e consistente riduzione dei prezzi, che indurrà anche sammarinesi e non sammarinesi ad acquistare nella Repubblica.
Per quanto riguarda i servizi interni (es. alberghi, ristoranti, liberi professionisti, parrucchieri ecc.) e per taluni beni strategici di interesse turistico, le aliquote IGC dovranno essere allineate alla vigente imposta sui servizi. Particolari e ridotte aliquote potranno essere stabilite sull’uso strumentale di prodotti acquistati dall’operatore economico per inserirli nel processo produttivo.
Il nostro movimento auspica che la nuova disciplina, con l’adozione delle opportune misure, sia in grado di contribuire allo sviluppo del nostro Paese, attualmente colpito da una gravissima crisi.
Comunicato stampa Per San Marino
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