l movimento Per San Marino propone che il 2013 sia utilizzato da tutte le forze politiche per costruire un regime realmente democratico con una serie di provvedimenti organici mirati a:
a) realizzare il bilanciamento e l’autonomia dei poteri, nonché l’autonomia della Pubblica Amministrazione mettendo fine alla gestione discrezionale del governo per l’accesso alle funzioni pubbliche, tramite il ritorno ai concorsi e un contratto sindacale unico per tutti i lavoratori dipendenti;
b) garantire a tutti i cittadini la parità dei diritti per quanto riguarda il genere, la residenza, la cittadinanza, il lavoro; pretendere l’applicazione delle leggi vigenti a partire dal Congresso di Stato;
c) assicurare la trasparenza attraverso la pubblicazione dei dati di sistema in tempo reale; l’elaborazione di bilanci dello Stato, delle Aziende e degli Enti in modo veritiero e leggibile; la messa in chiaro di gestioni opache e degli appalti; la rinuncia delle Segreterie di Stato a gestire il consenso personale e interessi particolari;
d) mettere ordine nelle istituzioni; regolamentare il conflitto di interessi; correggere le distorsioni della legge elettorale; facilitare il referendum popolare; organizzare sedi di confronto e di partecipazione per avvicinare i cittadini alla vita pubblica; valorizzare le Giunte di Castello.
Il movimento Per San Marino ritiene che il Consiglio possa affidare il compito della proposta alla Commissione Consiliare competente in seguito ad un ordine del giorno specifico condiviso dall’Aula. In questo modo si può passare decisamente dalla politica del “dire” alla politica del “fare”.
a) realizzare il bilanciamento e l’autonomia dei poteri, nonché l’autonomia della Pubblica Amministrazione mettendo fine alla gestione discrezionale del governo per l’accesso alle funzioni pubbliche, tramite il ritorno ai concorsi e un contratto sindacale unico per tutti i lavoratori dipendenti;
b) garantire a tutti i cittadini la parità dei diritti per quanto riguarda il genere, la residenza, la cittadinanza, il lavoro; pretendere l’applicazione delle leggi vigenti a partire dal Congresso di Stato;
c) assicurare la trasparenza attraverso la pubblicazione dei dati di sistema in tempo reale; l’elaborazione di bilanci dello Stato, delle Aziende e degli Enti in modo veritiero e leggibile; la messa in chiaro di gestioni opache e degli appalti; la rinuncia delle Segreterie di Stato a gestire il consenso personale e interessi particolari;
d) mettere ordine nelle istituzioni; regolamentare il conflitto di interessi; correggere le distorsioni della legge elettorale; facilitare il referendum popolare; organizzare sedi di confronto e di partecipazione per avvicinare i cittadini alla vita pubblica; valorizzare le Giunte di Castello.
Il movimento Per San Marino ritiene che il Consiglio possa affidare il compito della proposta alla Commissione Consiliare competente in seguito ad un ordine del giorno specifico condiviso dall’Aula. In questo modo si può passare decisamente dalla politica del “dire” alla politica del “fare”.
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