Sei anni di “bene comune” hanno determinato una situazione disastrosa che può solo peggiorare se non si attua un cambiamento radicale. L’opposizione ha deciso di tentare un’azione costruttiva e propositiva ma la blindatura dei governativi ha impedito un cambio di passo quanto mai necessario. Il sindacato è improvvisamente sparito dalla scena politica e ha abbandonato inspiegabilmente l’iniziativa delle migliaia di sammarinesi scesi in piazza, provocando una generale delusione. La maggioranza che nel Paese è minoranza ha marciato a tappe forzate mettendo le mani in tasca ai cittadini, aumentando i debiti dello Stato, affossando l’economia nella recessione, attaccando lo stato sociale a danno delle fasce più deboli, portando la disoccupazione a livelli impressionanti, tenendo San Marino nella black list.
A questo punto, l’opposizione è costretta a modificare il suo generoso atteggiamento nel senso di passare ad una azione politica pià efficace, più penetrante, più alternativa. Occorre un impegno nuovo, una intesa tra tutte le forze del cambiamento per definire obiettivi strategici da raggiungere nell’interesse generale.
I beni comuni devono rimanere pubblici. Lo stato sociale va difeso e migliorato. La colonizzazione della cricca va respinta. La politica del debito va contrastata. Bisogna ripartire dall’uguaglianza, dal lavoro e dalla cultura. Una nuova etica pubblica va affermata con forza e con decisione. Si devono fare i conti con tutto il passato, non solo su episodi che convengono a qualcuno. San Marino deve ritornare ai sammarinesi.
Comunicato stampa Per San Marino
A questo punto, l’opposizione è costretta a modificare il suo generoso atteggiamento nel senso di passare ad una azione politica pià efficace, più penetrante, più alternativa. Occorre un impegno nuovo, una intesa tra tutte le forze del cambiamento per definire obiettivi strategici da raggiungere nell’interesse generale.
I beni comuni devono rimanere pubblici. Lo stato sociale va difeso e migliorato. La colonizzazione della cricca va respinta. La politica del debito va contrastata. Bisogna ripartire dall’uguaglianza, dal lavoro e dalla cultura. Una nuova etica pubblica va affermata con forza e con decisione. Si devono fare i conti con tutto il passato, non solo su episodi che convengono a qualcuno. San Marino deve ritornare ai sammarinesi.
Comunicato stampa Per San Marino
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