“I programmi scolastici sammarinesi – definiti da decreti che risalgono anche a 30 anni – sono molto datati rispetto all'evoluzione del pensiero nel mondo della scuola e questo tema è sentito prioritario dagli insegnanti”. Così il Segretario alla pubblica istruzione spiega la scelta di avviare un tavolo di lavoro che, dopo oltre un anno di studio, ha elaborato delle proposte per avviare quella che il professor Guerra non considera una riforma ma “un percorso di innovazione scolastica”. Non si parte da un giudizio negativo sulla scuola di San Marino, assicura il consulente, ma bisogna intervenire,“perché la scuola non può aspettare che il mondo sia cambiato troppo”. I modelli di insegnamento usati finora non reggono più, siamo di fronte a ragazzi e bambini che parlano in un altro modo, complice la diffusione delle nuove tecnologie. Morganti chiede risorse per poter ragionare ai massimi livelli professionali sui curricula e anticipa che, nelle finanziaria, questo sarà uno degli articoli da sostenere per maturare una proposta che sarà presentata all'Aula per la definizione dei nuovi programmi. Il Consiglio, ricorda il Segretario per l'istruzione, ha detto che il polo scolastico è una delle priorità. Tra i suggerimenti avanzati da Morganti “una scuola centripeta che ragiona come comunità e offre la possibilità di discutere sull'organizzazione didattica, che condivide gli spazi comuni e li mette a disposizione della società. Un'aula magna che funga da auditorium, spiega, andrebbe in questa direzione. E Fonte dell'Ovo, che oltre ad avere una scuola, ha un centro sportivo, potrebbe prevedere l'ipotesi del campus”. Il percorso di innovazione a cui si sta lavorando, anticipa Luigi Guerra, riguarderà 700-800 docenti di ogni ordine e grado. L'aggiornamento dei curricola sarà “costruito insieme agli insegnanti e alle famiglie sammarinese” non calato dall'alto, assicura l'esperto. C'è bisogno di un percorso più unitario e qui San Marino è in ritardo. I programmi di scuola media hanno più di 30 anni, nella scuola primaria sono degli anni '80. San Marino negli istituti superiori ospita il 40% di tutti gli studenti sammarinesi. Anche per questo si devono fare scelte e studiare strategie.
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