Resto perplesso di fronte ad alcuni passaggi di un comunicato stampa emesso dalla Gendarmeria. Sarei curioso di conoscere su quali dati si basa la teoria dell’isola felice e se il Governo approva quanto detto in un comunicato stampa. Dare dei consigli per aumentare la sicurezza dei cittadini è un atto normale ma affidarsi ai consigli per prevenire i furti nelle abitazioni con sistemi anti intrusione (vedi antifurti) e comportamenti pericolosi da evitare (lasciare chiavi e documenti in auto) non mi pare un messaggio edificante rispetto alla presenza dello Stato nel controllo del territorio. La sicurezza del territorio è a mio parere un fattore fondamentale su cui investire risorse umane e tecnologiche e il valore a cui tendere non deve essere la media dei reati del circondario ma lo zero. Si devono inasprire le pene, intensificare le attività di vigilanza e prevenzione anche attraverso l’uso della tecnologia con telecamere, droni – allestendo anche delle postazioni fisse che presidino i confini 24 su 24 ore. Siamo uno stato, la sovranità si esercita con il controllo del territorio che non si può lasciare al fa da te dei cittadini o cullarsi sulla teoria dell’isola felice su cui penso avranno qualcosa da ridere i cittadini che poco felici ai cui è stato perpetrato un furto. Lunedì in occasione della Commissione Consiliare Permanente Affari Esteri, sicurezza e ordine pubblico, chiederò chiarimenti sulla vicenda anche perché stiamo attendendo il riordino dei corpi di polizia, fattore non secondario quando si parla di ordine pubblico e sicurezza. Le reazioni al comunicato da parte delle amministrazioni del circondario non sono un bel segnale e soprattutto non accetto che sul tema furti ci siano teorie relativistiche tipo isola felice. I furti devono essere stroncati altro che apparati antifurto.
comunicato stampa
Marco Podeschi membro Upr Commissione Esteri
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Marco Podeschi membro Upr Commissione Esteri
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