Il Consiglio Grande e Generale ha respinto a larga maggioranza l’istanza d’arengo presentata da alcuni promotori del Movimento “… per San Marino” con la quale veniva richiesto semplicemente l’avvio di un confronto per:
a) la modifica della legge elettorale con il ripristino del sistema proporzionale, seppure limitato da uno sbarramento;
b) l’istituzione della figura del primo ministro, nominato dalla Reggenza;
c) la nomina da parte del primo ministro di un numero limitato di Segretari di Stato (4 o 5) scelti anche fra non parlamentari; d) l’introduzione del sistema della fiducia del Parlamento;
e) la possibilità di nominare i Capitani Reggenti anche fra i non parlamentari.
Come dicevamo, l’istanza è stata respinta.
I Partiti oggi presenti in Consiglio sono impegnati nelle grandi manovre per assicurarsi le alleanze per le prossime (imminenti?) elezioni.
Non presentano proposte, non danno indicazioni su come uscire dalla crisi che sta attraversando la Repubblica.
Non si rendono nemmeno conto che moltissimi i cittadini sammarinesi non credono più alle promesse clientelari dei Partiti e sono molto preoccupati per il futuro della nostra Repubblica.
L’avere respinto l’istanza che chiedeva l’avvio di una discussione su un problema fondamentale come quello della riforma istituzionale è indicativo del permanere di una logica della politica che tende a fuggire dalle responsabilità per dare continuità ad un sistema che ha portato il Paese verso il fallimento.
Forse la nostra proposta di ridurre le poltrone e di scegliere i governanti ed i Reggenti fra i semplici cittadini non sta bene alla maggioranza dei Consiglieri, che non vogliono vedersi ridurre le possibilità di occupare comode e fruttuose poltrone.
a) la modifica della legge elettorale con il ripristino del sistema proporzionale, seppure limitato da uno sbarramento;
b) l’istituzione della figura del primo ministro, nominato dalla Reggenza;
c) la nomina da parte del primo ministro di un numero limitato di Segretari di Stato (4 o 5) scelti anche fra non parlamentari; d) l’introduzione del sistema della fiducia del Parlamento;
e) la possibilità di nominare i Capitani Reggenti anche fra i non parlamentari.
Come dicevamo, l’istanza è stata respinta.
I Partiti oggi presenti in Consiglio sono impegnati nelle grandi manovre per assicurarsi le alleanze per le prossime (imminenti?) elezioni.
Non presentano proposte, non danno indicazioni su come uscire dalla crisi che sta attraversando la Repubblica.
Non si rendono nemmeno conto che moltissimi i cittadini sammarinesi non credono più alle promesse clientelari dei Partiti e sono molto preoccupati per il futuro della nostra Repubblica.
L’avere respinto l’istanza che chiedeva l’avvio di una discussione su un problema fondamentale come quello della riforma istituzionale è indicativo del permanere di una logica della politica che tende a fuggire dalle responsabilità per dare continuità ad un sistema che ha portato il Paese verso il fallimento.
Forse la nostra proposta di ridurre le poltrone e di scegliere i governanti ed i Reggenti fra i semplici cittadini non sta bene alla maggioranza dei Consiglieri, che non vogliono vedersi ridurre le possibilità di occupare comode e fruttuose poltrone.
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