La commissione di disciplina della pubblica amministrazione si è dichiarata incompetente in fase preliminare. Una decisione giunta ad termine di un dibattito interno e che non è scaturita all’unanimità, bensì a maggioranza. Ora si entra nel campo delle ipotesi. La questione resta aperta. Il segretario Ciavatta la porterà nel pomeriggio in Congresso. La commissione ha accolto l’eccezione della difesa riconoscendo nel contratto di Riccio la validità del punto relativo alle controversie disciplinari, subordinate alla legge del contratto privatistico. Di conseguenza regolamentate, come in altri casi, dal Magistrato del lavoro. Ma potrebbe esserci un’altra strada: cioè quella del ricorso. Ipotesi che sarà al vaglio del Capo del personale e l’Avvocatura dello stato. Infatti secondo la legge 106 del 2009, sui provvedimenti nel settore pubblico, contro la decisione della Commissione disciplinare è possibile fare ricorso al giudice amministrativo di appello.
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
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