Dopo il rinvio del voto al protocollo per la collaborazione sanitaria e socio-sanitaria, tecnico-scientifica, amministrativa e la fornitura di prestazioni ospedaliere e ambulatoriali tra la Regione Emilia-Romagna e la Repubblica di San Marino chiesto la settimana scorsa da Fratelli d'Italia, oggi la commissione Affari generali e istituzionali e Bilancio ha dato il suo via libera, con il voto a favore del Partito Democratico e Gruppo misto-Mdp, astenuti Movimento 5 Stelle e Lega Nord. Il protocollo, che avrà una durata di cinque anni, mira ad istituire norme che agevoleranno l'accesso a un'assistenza sanitaria ai sammarinesi che verranno in Emilia-Romagna e viceversa.
Dunque si impegneranno "a conseguire - si legge nel protocollo - una integrazione ottimale delle rispettive programmazioni sanitarie e socio-sanitarie, facilitando la definizione di intese necessarie a consentire, in un'ottica di reciprocità, lo scambio di fornitura di prestazioni sanitarie, di ricovero e ambulatoriali fra le strutture pubbliche e private accreditate dalla Regione Emilia-Romagna e le strutture analoghe della Repubblica di San Marino", prevedendo anche la collaborazione tra professionisti dei vari settori oltre che la condivisione di metodi, tecniche e strumenti organizzativi. Il Movimento 5 Stelle ha chiesto però di conoscere i dati che riguardano la mobilità attiva e passiva, oltre che cercare di capire perché "mettiamo a disposizione le nostre competenze sulla realizzazione del registro dei tumori, ma da noi ancora non è previsto in molte zone".
Dal Partito Democratico comunque è arrivato un sollecito ad "approvare il prima possibile questo protocollo, perché c'è un'area, quella della Valmarecchia, che è al confine con San Marino e che con la Repubblica si interfaccia molto spesso". I tecnici hanno però spiegato che "in Romagna esiste già il registro unico dei tumori e che è molto frequente che la realtà di San Marino usufruisca dei servizi dell'Emilia Romagna".
Dunque si impegneranno "a conseguire - si legge nel protocollo - una integrazione ottimale delle rispettive programmazioni sanitarie e socio-sanitarie, facilitando la definizione di intese necessarie a consentire, in un'ottica di reciprocità, lo scambio di fornitura di prestazioni sanitarie, di ricovero e ambulatoriali fra le strutture pubbliche e private accreditate dalla Regione Emilia-Romagna e le strutture analoghe della Repubblica di San Marino", prevedendo anche la collaborazione tra professionisti dei vari settori oltre che la condivisione di metodi, tecniche e strumenti organizzativi. Il Movimento 5 Stelle ha chiesto però di conoscere i dati che riguardano la mobilità attiva e passiva, oltre che cercare di capire perché "mettiamo a disposizione le nostre competenze sulla realizzazione del registro dei tumori, ma da noi ancora non è previsto in molte zone".
Dal Partito Democratico comunque è arrivato un sollecito ad "approvare il prima possibile questo protocollo, perché c'è un'area, quella della Valmarecchia, che è al confine con San Marino e che con la Repubblica si interfaccia molto spesso". I tecnici hanno però spiegato che "in Romagna esiste già il registro unico dei tumori e che è molto frequente che la realtà di San Marino usufruisca dei servizi dell'Emilia Romagna".
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