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Scontro aperto: l'opposizione chiede il rinvio del plenario di lunedì che prevede l'eventuale designazione del magistrato dirigente e la possibile rimozione di tre magistrati

Renzi di Rf "Forzatura inaccettabile". Atto forte di Libera che mostra l'odg riservato

di Luca Salvatori
25 set 2020
Scontro aperto: l'opposizione chiede il rinvio del plenario di lunedì che prevede l'eventuale designazione del magistrato dirigente e la possibile rimozione di tre magistrati
Scontro aperto: l'opposizione chiede il rinvio del plenario di lunedì che prevede l'eventuale designazione del magistrato dirigente e la possibile rimozione di tre magistrati

Scatena l'opposizione, la convocazione lunedì prossimo, del Consiglio Giudiziario Plenario, con l'eventuale designazione del nuovo magistrato dirigente e la possibile rimozione di tre magistrati, Sulla giustizia è scontro aperto.

Niente rinvio del Consiglio Giudiziario Plenario. La notizia è filtrata nel pomeriggio durante la conferenza stampa di Libera. Il posticipo era stato richiesto in tarda mattinata ai Capitani Reggenti dai tre membri di opposizione della commissione giustizia, lamentando il fatto che la data è troppo ravvicinata. “Non possiamo accettare una cosa di questo genere. La riteniamo una forzatura inaccettabile– commenta Nicola Renzi di Rf - perché non abbiamo i tempi per valutare la documentazione, considerando che si parla della nomina del nuovo magistrato Dirigente, che il confronto tra le forze politiche. Inoltre non viene rispettato quello che è stato richiesto dal commissario per i diritti umani e cioè di attendere le valutazione del greco. Evidentemente il Segretario Ugolini ha molta fretta e non capiamo perché”.

Il Consiglio Giudiziario Plenario resta dunque convocato per lunedì prossimo e martedì, su richiesta urgente del Segretario di Stato Massimo Ugolini, dopo l'approvazione dell'ordine del giorno di maggioranza. Per Michele Muratori, di Libera, a questo punto “alea iacta est”, il dado e tratto. Il consigliere, per descrivere la situazione, cita la celeberrima frase attribuita a Giulio Cesare quando oltrepassò il Rubicone e si scatenò la seconda guerra civile romana. Con gli altri consiglieri di Libera, Boschi, Morganti, Ciacci e Selva, ribadite le ragioni della forte contrapposizione all'operato di Governo e maggioranza nella giustizia e nel tribunale. “Continuare su questa strada mostrando i muscoli – commenta Vladimiro Selva di Libera – non aiuta né la giustizia, né il tribunale. Tra l'altro crediamo che la trasparenza su quello che fanno certe istituzioni, non sia più rinviabile. Per questo facciamo un atto forte: mettiamo a disposizione di tutti i cittadini l'ordine del giorno del plenario. Speriamo che questo atto forte dia una spinta a chi ha un po' di senno perché lo utilizzi”.   

E in attesa della pubblicazione del rapporto di valutazione del greco Libera e Repubblica Futura scrivono nuovamente al Segretario Generale del Consiglio d'Europa.


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