Sulla vicenda Scaramella, il segretario Fabio Berardi precisa che, in un momento caratterizzato da fenomeni di microcriminalità, il governo straordinario si interessò ad un progetto di sicurezza del territorio avanzato da Mario Scaramella. L’incarico, formalizzato con delibera congressuale, non ebbe però ulteriore seguito. Una seconda delibera, che prevedeva una ipotesi di collaborazione con lui non fu però mai formalizzata perché emerse la sostanziale inadeguatezza della proposta di Scaramella per le esigenze di San Marino. "Successivamente – conclude Berardi – nell’ambito di una inchiesta su presunti traffici di uranio arricchito, il congresso di stato ribadì al magistrato di non aver attivato alcuna collaborazione con Scaramella".
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