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Il Segretario della DC invoca tempi più celeri per le richieste di nuove imprese

20 gen 2013
Il Segretario della DC invoca tempi più celeri per le richieste di nuove impreseIl Segretario della DC invoca tempi più celeri per le richieste di nuove imprese
Il Segretario della DC invoca tempi più celeri per le richieste di nuove imprese - Celerità nei tempi e certezze nelle risposte. Il Segretario della DC, Marco Gatti, sollecita Governo...
Per chi fa impresa, si sa, il tempo è un valore prezioso, tanto più dal progetto imprenditoriale si deve passare alla fase esecutiva. “La forza di una amministrazione sta nel dare risposte certe in tempi brevi”, fa notare il Segretario della Democrazia Cristiana, Marco Gatti, che esorta pubblici uffici ma anche Segreterie di Stato, a sveltire tutte le pratiche in attesa di vedere completare l'iter burocratico. Gatti invita a chiudere tutte le pratiche ancora sospese. “Un imprenditore – chiarisce – non può essere costretto a tempi lunghi. La sua domanda deve essere evasa al massimo in un paio di giorni”. A rallentare, fino a questo momento, sono stati anche i controlli preventivi, le valutazioni dei singoli business plan e non solo la lentezza della macchina burocratica. Anche per questi aspetti Gatti pensa a procedure più snelle: “Si proceda subito con i nulla osta e si attivino gli strumenti di controllo dopo che l'impresa ha iniziato ad operare, non prima. Se non si inverte questa tendenza si finisce solo per rallentare l'avvio di un progetto aziendale e a minare le certezze di cui invece ha bisogno il sistema economico”. Una raccomandazione, la sua, rivolta anche ad alcuni passaggi determinanti per l'appel della Repubblica, come le richieste di residenza anagrafica. “Dobbiamo essere in linea con le normative internazionali – spiega Gatti – che prevedono la residenza effettiva di un imprenditore sia nel luogo in cui si trova il suo maggiore centro di interessi. Questo – aggiunge – anche per evitare di trovarsi nei meccanismi dell'estero-vestizione”. Di qui la sollecitazione a non restare indietro nell'evasione delle domande di residenza già presentate e a tirare fuori dai cassetti tutte quelle giacenti. Ma la riflessione del leader democristiano non si ferma qui e si spinge ad invocare una maggior autorevolezza per i processi decisionali del Governo: “L'esecutivo – precisa – deve poter spendere la propria parola con i suoi interlocutori ed essere messo in condizione di dare seguito agli impegni assunti e di garantire adeguate risposte, senza correre il rischio di perdersi in lunghe ed estenuanti mediazioni, che spesso finiscono per rallentare e vanificare ogni sforzo”.

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