Sarà ricordata come una delle coppie reggenziali più vicine ai sammarinesi. Il semestre appena trascorso ha visto infatti Le Loro Eccellenze, Lorella Stefanelli e Nicola Renzi portare instancabilmente il sostegno delle Istituzioni ovunque nel Paese e allo stesso tempo innalzare il nome della Repubblica nei più importanti consessi internazionali.
Pongono da subito l’accento sulle questioni prioritarie interne, ma con sguardo attento alla stretta attualità. A Milano il 22 ottobre 2015, primo impegno ufficiale fuori territorio con la visita all'Esposizione Universale. Tappa iniziale, il Padiglione di San Marino, all'interno del cluster biomediterraneo, poi Palazzo Italia in segno di amicizia.
Da Milano a Parigi per la Cop21, la Conferenza sul clima, in una capitale francese in piena emergenza terrorismo, oggi come allora. Il 30 novembre, San Marino – tramite i Capi di Stato – sposa appieno la mobilitazione per salvare il Pianeta dal surriscaldamento globale.
8 dicembre, Basilica di San Pietro. Papa Francesco apre la Porta Santa e dà ufficialmente inizio al Giubileo Straordinario della Misericordia. I Capitani Reggenti siedono in prima fila. Ricevono il saluto del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella. E prima ancora l'onore di un breve incontro con il Santo Padre. Testimoniano la vicinanza del popolo sammarinese ad un evento eccezionale non solo per collocazione temporale, ma per il valore assegnatogli dallo stesso Pontefice, che ad esso attribuisce caratteri di apertura, universalità, comunione e condivisione con l’altro.
Strasburgo chiama, il Titano risponde. Il 28 gennaio 2016, la visita ufficiale al Consiglio d’Europa. I Capi di Stato pronunciano in plenaria un intervento in materia di diritti umani e comunicano l’avvenuta ratifica da parte di San Marino della Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne – obiettivo, questo, a cui la Reggenza teneva particolarmente, esplicitato anche nel discorso di insediamento.
La difesa dei diritti umani trova a Ginevra la sua più alta espressione, il filo rosso che lega l'azione degli Stati democratici di tutto il mondo. Lorella Stefanelli e Nicola Renzi, il 1° marzo, intervengono alla cerimonia inaugurale della 31° Sessione del Consiglio dei Diritti Umani dell'Onu. Nell'allocuzione riprendono la metafora usata da Ban Ki-moon tre anni prima, in veste di Oratore ufficiale, per definire il ruolo di San Marino nel panorama internazionale. “Dio ha conferito alle sue creature differenti abilità. Il leone possente ha una grande forza, ma un uccellino può volare”.
"Non una semplice Comunità, Sant'Egidio è una vera e propria rete internazionale di solidarietà. Senza dimenticare l'attività diplomatica, a favore del dialogo tra i popoli. Da qui il legame con San Marino che ha tra i propri valori fondanti la Pace e la Libertà. Così il 5 marzo, i Capitani Reggenti sulla visita alla Comunità romana, accolti dal presidente Marco Impagliazzo. L'ultimo tassello di una lunga storia di amicizia e collaborazione fra le due realtà: espresso l'auspicio di accogliere quanto prima, attraverso i corridoi umanitari, un numero pur limitato di famiglie come valore simbolico della tradizione di ospitalità e di solidarietà sammarinesi.
“San Marino non faccia come l'Italia, che dopo Tangentopoli ha messo la testa sotto la sabbia”. E' l'invito di Raffaele Cantone a non perdere tempo, a non aspettare che evapori l'effetto dell'indagine giudiziaria che in due anni ha fatto crollare il vecchio sistema politico, e che tutto torni come prima. La Reggenza l'8 marzo incontra a Palazzo Pubblico il Presidente dell'autorità nazionale anticorruzione: ricordata l'importanza di aver intrapreso un percorso mirato ad assicurare una sempre maggiore trasparenza, per rispondere al meglio alle nuove minacce e insidie per il tessuto sociale, economico ed istituzionale del Paese.
Proprio nel momento più delicato per la Repubblica, scossa da un terremoto giudiziario come mai in precedenza, i Capitani Reggenti danno prova concreta di vicinanza e sostegno all'operato della magistratura visitando il Tribunale unico, il 14 marzo. “L'auspicio – dicono – è che si possa tornare ad una dialettica efficace tra i poteri dello Stato. Solo dal loro pieno equilibrio si possono ottenere buoni risultati”.
Ed è un messaggio forte anche quello lanciato alle nuove generazioni per la prima volta con l'iniziativa “Le Istituzioni Sammarinesi: luoghi, simboli e riti”. Due giornate per rafforzare e favorire la conoscenza e l'attaccamento alle Istituzioni, alla storia e ai valori costitutivi della nostra identità. La raccomandazione ai cittadini di domani è quella “di progettare e costruire con fiducia il futuro del Paese partecipando attivamente alla vita della comunità”.
Senso dello Stato, esercizio della democrazia, investimenti in cultura: sono le sollecitazioni che anche Gustavo Zagrebelsky affida ai sammarinesi nel corso delle celebrazioni del 110° anniversario dell'Arengo del 1906. La Reggenza chiude dunque con il Presidente Emerito della Corte Costituzionale Italiana un semestre improntato al rigore, la responsabilità d'azione e l'attenzione verso l'intera collettività. Anche la politica – è l'ultimo richiamo – deve in sostanza riappropriarsi del suo ruolo per fare in modo che non venga a mancare l'apporto delle nuove generazioni.
Silvia Pelliccioni
Pongono da subito l’accento sulle questioni prioritarie interne, ma con sguardo attento alla stretta attualità. A Milano il 22 ottobre 2015, primo impegno ufficiale fuori territorio con la visita all'Esposizione Universale. Tappa iniziale, il Padiglione di San Marino, all'interno del cluster biomediterraneo, poi Palazzo Italia in segno di amicizia.
Da Milano a Parigi per la Cop21, la Conferenza sul clima, in una capitale francese in piena emergenza terrorismo, oggi come allora. Il 30 novembre, San Marino – tramite i Capi di Stato – sposa appieno la mobilitazione per salvare il Pianeta dal surriscaldamento globale.
8 dicembre, Basilica di San Pietro. Papa Francesco apre la Porta Santa e dà ufficialmente inizio al Giubileo Straordinario della Misericordia. I Capitani Reggenti siedono in prima fila. Ricevono il saluto del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella. E prima ancora l'onore di un breve incontro con il Santo Padre. Testimoniano la vicinanza del popolo sammarinese ad un evento eccezionale non solo per collocazione temporale, ma per il valore assegnatogli dallo stesso Pontefice, che ad esso attribuisce caratteri di apertura, universalità, comunione e condivisione con l’altro.
Strasburgo chiama, il Titano risponde. Il 28 gennaio 2016, la visita ufficiale al Consiglio d’Europa. I Capi di Stato pronunciano in plenaria un intervento in materia di diritti umani e comunicano l’avvenuta ratifica da parte di San Marino della Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne – obiettivo, questo, a cui la Reggenza teneva particolarmente, esplicitato anche nel discorso di insediamento.
La difesa dei diritti umani trova a Ginevra la sua più alta espressione, il filo rosso che lega l'azione degli Stati democratici di tutto il mondo. Lorella Stefanelli e Nicola Renzi, il 1° marzo, intervengono alla cerimonia inaugurale della 31° Sessione del Consiglio dei Diritti Umani dell'Onu. Nell'allocuzione riprendono la metafora usata da Ban Ki-moon tre anni prima, in veste di Oratore ufficiale, per definire il ruolo di San Marino nel panorama internazionale. “Dio ha conferito alle sue creature differenti abilità. Il leone possente ha una grande forza, ma un uccellino può volare”.
"Non una semplice Comunità, Sant'Egidio è una vera e propria rete internazionale di solidarietà. Senza dimenticare l'attività diplomatica, a favore del dialogo tra i popoli. Da qui il legame con San Marino che ha tra i propri valori fondanti la Pace e la Libertà. Così il 5 marzo, i Capitani Reggenti sulla visita alla Comunità romana, accolti dal presidente Marco Impagliazzo. L'ultimo tassello di una lunga storia di amicizia e collaborazione fra le due realtà: espresso l'auspicio di accogliere quanto prima, attraverso i corridoi umanitari, un numero pur limitato di famiglie come valore simbolico della tradizione di ospitalità e di solidarietà sammarinesi.
“San Marino non faccia come l'Italia, che dopo Tangentopoli ha messo la testa sotto la sabbia”. E' l'invito di Raffaele Cantone a non perdere tempo, a non aspettare che evapori l'effetto dell'indagine giudiziaria che in due anni ha fatto crollare il vecchio sistema politico, e che tutto torni come prima. La Reggenza l'8 marzo incontra a Palazzo Pubblico il Presidente dell'autorità nazionale anticorruzione: ricordata l'importanza di aver intrapreso un percorso mirato ad assicurare una sempre maggiore trasparenza, per rispondere al meglio alle nuove minacce e insidie per il tessuto sociale, economico ed istituzionale del Paese.
Proprio nel momento più delicato per la Repubblica, scossa da un terremoto giudiziario come mai in precedenza, i Capitani Reggenti danno prova concreta di vicinanza e sostegno all'operato della magistratura visitando il Tribunale unico, il 14 marzo. “L'auspicio – dicono – è che si possa tornare ad una dialettica efficace tra i poteri dello Stato. Solo dal loro pieno equilibrio si possono ottenere buoni risultati”.
Ed è un messaggio forte anche quello lanciato alle nuove generazioni per la prima volta con l'iniziativa “Le Istituzioni Sammarinesi: luoghi, simboli e riti”. Due giornate per rafforzare e favorire la conoscenza e l'attaccamento alle Istituzioni, alla storia e ai valori costitutivi della nostra identità. La raccomandazione ai cittadini di domani è quella “di progettare e costruire con fiducia il futuro del Paese partecipando attivamente alla vita della comunità”.
Senso dello Stato, esercizio della democrazia, investimenti in cultura: sono le sollecitazioni che anche Gustavo Zagrebelsky affida ai sammarinesi nel corso delle celebrazioni del 110° anniversario dell'Arengo del 1906. La Reggenza chiude dunque con il Presidente Emerito della Corte Costituzionale Italiana un semestre improntato al rigore, la responsabilità d'azione e l'attenzione verso l'intera collettività. Anche la politica – è l'ultimo richiamo – deve in sostanza riappropriarsi del suo ruolo per fare in modo che non venga a mancare l'apporto delle nuove generazioni.
Silvia Pelliccioni
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