Passa il pacchetto dei provvedimenti legislativi che avvicina l’ordinamento sammarinese alle normative europee, in materia di tutela dei minori e contro la discriminazione razziale. Tre progetti presentati dalla Segreteria alla Giustizia che avevano registrato il favore in sede referente e che dall’aula ottengono il voto per la loro entrata in vigore. Il testo sulle adozioni internazionali sfiora l’unanimità e ottiene 42 voti a favore, solo due quelli contrari. Un completamento normativo si affianca all’accoglimento delle diposizioni di attuazione della Convenzione dell’Aja, sugli aspetti civili della sottrazione internazionale dei minori. Il terzo provvedimento riguarda invece la lotta ad ogni forma di discriminazione, che sia di carattere razziale, etnica o religiosa, che introduce per la prima volta nel codice penale della Repubblica il reato di discriminazione razziale, etnica, religiosa e sessuale e prevede pene severe per chi se ne rende responsabile. Altro progetto di legge in seconda lettura, che vedrà la luce presumibilmente domani, è il testo sulle energie rinnovabili, che insieme al piano energetico si propone una riduzione del 15% dei consumi, un contenimento della richiesta di gas metano e di elettricità rispettivamente del 10%, 3% e 5,6%. Un risparmio energetico totale pari all’11,9%. L’obiettivo più ambizioso è però quello di ridurre le emissioni inquinanti, come prevede il protocollo di Kyoto, e di far diventare San Marino il primo stato al mondo ad emissioni zero.
Una sessione quella odierna piuttosto tranquilla, ma di cosiddetta calma apparente, segnata, fuori dall’aula, da un clima politico frizzante. Colloqui e capannelli, conseguenza dell’esito del vertice di maggioranza di ieri, nel quale sono emerse le divergenze in seno alla maggioranza su alcuni punti della legge omnibus. A metterlo in evidenza è il capogruppo della DC, Loris Francini, che punta il dito su quanto sta succedendo – dice – al di fuori di questo Palazzo. Il confronto di maggioranza – afferma – non è ancora giunto ad una risoluzione definitiva e questo dimostra uno stato di crisi. Francini chiede che il Consiglio Grande e Generale venga coinvolto, o almeno informato e accusa la maggioranza di sfuggire ad un confronto con l’opposizione. Nessuna replica dai banchi della coalizione. Intanto i Popolari tornano a parlare di casinò e lo fanno con un ordine del giorno che rispolvera un documento analogo approvato due anni fa, per riaprire la trattativa con l’Itala e recuperare il diritto all’esercizio di una casa da gioco. Morri chiede sia resa esecutiva quella decisione e che nella scelta venga coinvolta la popolazione.
Attesa da tempo arriva in Consiglio la Riforma del Catasto, le linee guida per un aggiornamento. Una legge quadro – ha spiegato il Segretario al territorio, Riccardi – cha a distanza di 50 anni adegui un Catasto nonopiù idoneo a rappresentare l'attuale realtà economica e garantire i richiesti livelli di equità contributiva". Il testo attuale è "una fotografia immobiliare ferma agli anni '50" e non prevede voci come centri commerciali, centri direzionali e posti macchina. Sarà passato all'esame della commissione consigliare Sanità e Territorio, prima di tornare in seconda lettura in Aula. E per restare in tema di Territorio va segnalata l’approvazione, ad ampissima maggioranza, dell’assegnazione dei terreni che consentiranno l’ampliamento di alcune aziende nelle zone industriali di Chiesanuova e di Gualdicciolo. La segreteria di Stato all'Industria fa sapere che anche "in una delle prossime sedute consiliari saranno presentate altre proposte di assegnazione, già approvate dal Congresso di Stato o in corso di approfondimento, per far fronte alle necessità di espansione industriale evidenziate attraverso istanze di assegnazioni di aree". Soddisfatto Tito Masi, segretario di Stato all'Industria, per l'ampia convergenza trovata anche con le forze di opposizione. "E' nostra intenzione - promette - proseguire su questa strada per dare una risposta adeguata alle imprese che hanno l'esigenza di ingrandire l'attività".
Una sessione quella odierna piuttosto tranquilla, ma di cosiddetta calma apparente, segnata, fuori dall’aula, da un clima politico frizzante. Colloqui e capannelli, conseguenza dell’esito del vertice di maggioranza di ieri, nel quale sono emerse le divergenze in seno alla maggioranza su alcuni punti della legge omnibus. A metterlo in evidenza è il capogruppo della DC, Loris Francini, che punta il dito su quanto sta succedendo – dice – al di fuori di questo Palazzo. Il confronto di maggioranza – afferma – non è ancora giunto ad una risoluzione definitiva e questo dimostra uno stato di crisi. Francini chiede che il Consiglio Grande e Generale venga coinvolto, o almeno informato e accusa la maggioranza di sfuggire ad un confronto con l’opposizione. Nessuna replica dai banchi della coalizione. Intanto i Popolari tornano a parlare di casinò e lo fanno con un ordine del giorno che rispolvera un documento analogo approvato due anni fa, per riaprire la trattativa con l’Itala e recuperare il diritto all’esercizio di una casa da gioco. Morri chiede sia resa esecutiva quella decisione e che nella scelta venga coinvolta la popolazione.
Attesa da tempo arriva in Consiglio la Riforma del Catasto, le linee guida per un aggiornamento. Una legge quadro – ha spiegato il Segretario al territorio, Riccardi – cha a distanza di 50 anni adegui un Catasto nonopiù idoneo a rappresentare l'attuale realtà economica e garantire i richiesti livelli di equità contributiva". Il testo attuale è "una fotografia immobiliare ferma agli anni '50" e non prevede voci come centri commerciali, centri direzionali e posti macchina. Sarà passato all'esame della commissione consigliare Sanità e Territorio, prima di tornare in seconda lettura in Aula. E per restare in tema di Territorio va segnalata l’approvazione, ad ampissima maggioranza, dell’assegnazione dei terreni che consentiranno l’ampliamento di alcune aziende nelle zone industriali di Chiesanuova e di Gualdicciolo. La segreteria di Stato all'Industria fa sapere che anche "in una delle prossime sedute consiliari saranno presentate altre proposte di assegnazione, già approvate dal Congresso di Stato o in corso di approfondimento, per far fronte alle necessità di espansione industriale evidenziate attraverso istanze di assegnazioni di aree". Soddisfatto Tito Masi, segretario di Stato all'Industria, per l'ampia convergenza trovata anche con le forze di opposizione. "E' nostra intenzione - promette - proseguire su questa strada per dare una risposta adeguata alle imprese che hanno l'esigenza di ingrandire l'attività".
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