Si apre una settimana politica calda, dopo il voto in Consiglio

Si annuncia una settimana politica impegnativa quella che attende in particolar modo la maggioranza, alle prese con gli effetti del dopo voto in Consiglio Grande e Generale. Quei sei voti che sono mancati all’appello sono rimasti indigesti e gli effetti politici si annunciano pesanti. Anche se tutti, a parole, dichiarano che il problema non sta nell’individuare i franchi tiratori, in realtà tutti son più o meno impegnati nel capire chi possa aver “tradito”, chi abbia voluto cioè con il suo voto contrario, manifestare un disagio, una insofferenza, una non condivisione. Il Partito dei Socialisti e dei Democratici si prende la sua parte di responsabilità, nel senso che sapeva che qualche voto non in linea sarebbe potuto arrivare, viste le tensioni registrate nel congresso e proseguite poi; ma non accetta di prendersi tutto il peso. I conti non tornano e sicuramente qualcuno si è aggiunto a quei cinque cosiddetti “ribelli”, anche se almeno uno di loro assicura di non aver votato contro. Comunque stiano le cose la coalizione è andata in affanno al primo voto dal forte significato politico dopo la costituzione della nuova maggioranza e questo non sarebbe dovuto succedere.
Lunedì pomeriggio si riunirà la Segreteria politica del PSD, martedì toccherà al gruppo di coordinamento dei Democratici di Centro, nel frattempo anche Alleanza Popolare riunirà i propri organismi così come farà Sinistra Unita. L’intento è quello di convocare al più presto le delegazioni delle quattro forze della coalizione per un confronto alla ricerca della soluzione per uscire da una condizione di stallo nella quale rischia di trovarsi il Governo. Le opposizioni al momento stanno a guardare e già dai primi giorni della settimana il clima politico sembra destinato a surriscaldarsi.