Si è conclusa all’1.30 circa, dopo oltre 5 ore, la riunione da Silvio Berlusconi che ha visto riunirsi i vertici di Pdl e Lega per analizzare la situazione politica alla luce della possibile formazione di un nuovo governo tecnico a guida Monti. Silvio Berlusconi dunque apre a Mario Monti nuovo premier mentre il capo dello Stato, Giorgio Napolitano chiede di fare in fretta. Questi due fattori, secondo fonti del Pdl, indicano tempi ristretti per la formazione del nuovo governo: già domenica le consultazioni di Napolitano, poi il giuramento del nuovo esecutivo lunedì. L'obiettivo sarebbe di arrivare all'indicazione di Monti prima della riapertura dei mercati dopo la pausa del weekend. Bossi però non ci sta ed è pronto anche alla rottura con il Pdl. “Se vai avanti su questa direzione il nostro rapporto finisce qui”, le parole di Bossi riferite da un esponente del partito. “Con l'Udc e l'Idv non potremo mai stare al governo, è la linea della Lega, noi siamo leali a Berlusconi ma anche agli elettori”.
Il ministro degli Esteri Franco Frattini si schiera a favore di un governo di responsabilità nazionale e ricorda a Berlusconi come un “uomo di Stato non può che indicare la strada del governo autorevole. C'è un interesse nazionale, che viene prima di tutto”. Se Berlusconi prendesse “la strada delle elezioni - ammonisce Frattini - ci sarebbero conseguenze gravi per il Paese”.
Il ministro degli Esteri Franco Frattini si schiera a favore di un governo di responsabilità nazionale e ricorda a Berlusconi come un “uomo di Stato non può che indicare la strada del governo autorevole. C'è un interesse nazionale, che viene prima di tutto”. Se Berlusconi prendesse “la strada delle elezioni - ammonisce Frattini - ci sarebbero conseguenze gravi per il Paese”.
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