Sotto la pressione internazionale il presidente siriano Bashar Al Assad riconosce che l’esercito ha commesso “alcuni errori”. Lo ha dichiarato a tre diplomatici del Consiglio di Sicurezza dell’Onu – che ieri ha annunciato nuove misure - giunti a Damasco per chiedere la fine delle violenze. Il leader siriano ha precisato che gli errori si sono verificati nella prima fase di repressione della contestazione. Attivisti anti-governativi riferiscono di blindati in azione a Deir Al Zour e di una quindicina di persone uccise dalla polizia a Homs. Cresce la pressione diplomatica americana. Si avvicinerebbe un richiamo sempre più esplicito ad Assad a farsi da parte.
Riproduzione riservata ©