Dopo una mattinata di confronto fra Governo e maggioranza, ancora non si trova la quadra per arrivare all'emanazione del 'decreto ristori'. Alla base, la difficoltà di reperire i dati relativi al 2020 sul fatturato delle imprese. Un decreto atteso, per il quale in questi giorni proprio il Segretario Federico Pedini Amati aveva spinto, auspicandone l'emanazione già entro oggi.
Amarezza per il nuovo stallo, ma anche fermezza nel lanciare un ultimatum, "anche a me stesso" - dice: “Devo annunciare che ancora oggi il decreto non uscirà. Mi do un ultimatum, che è la prossima settimana. Dobbiamo dare delle risposte al mondo economico e - come hanno detto oggi anche alcuni consiglieri di maggioranza - bisogna avere coraggio e stanziare risorse nel decreto ristori. Io mi aspetto questo dal Governo e dalla maggioranza. Se non ci sono i dati - prosegue – e non ci saranno fino a giugno, non possiamo far altro che procedere per autodichiarazioni, dando un acconto del 50% adesso, per poi saldare i ristori una volta pervenuti i dati, prevedendo anche sanzioni pesanti per chi rilascerà dichiarazioni mendaci”.
“È l'ultima settimana che ci metto la faccia – prosegue - Le risposte devono arrivare, il mondo economico le richiede. Se servono più soldi bisogna metterli. Abbiamo 150 milioni di cui rendere conto. Se non sosteniamo le attività economiche oggi, domani chi ci pagherà le tasse? Abbiamo speso troppi soldi nelle banche in passato, adesso è ora di mettere i soldi sul piatto per le attività economiche”.