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Sospensione negoziati Ue per Monaco, Beccari: "Decisione non incide, nostro percorso prosegue"

Tra le opposizioni preoccupazione per la dichiarazione del commissario Ue Margaritis Schinas

di Mauro Torresi
16 set 2023
Nei riquadri Luca Beccari, Andrea Zafferani, Emanuele Santi, Gerardo Giovagnoli e Mirco Dolcini. Sullo sfondo Monaco (foto Pixabay)
Nei riquadri Luca Beccari, Andrea Zafferani, Emanuele Santi, Gerardo Giovagnoli e Mirco Dolcini. Sullo sfondo Monaco (foto Pixabay)

Il percorso di San Marino verso Bruxelles “non avrà battute d'arresto”. Ad assicurarlo è il segretario agli Esteri, Luca Beccari, all'indomani della notizia della sospensione, per Monaco, delle trattative con l'Ue. "Dispiace che si sia sfilata", aggiunge il segretario, viste anche le “sinergie” negli anni. Una situazione che, però, “non incide” su un negoziato che andrà avanti, spiega.

Intanto arrivano i primi commenti politici. Dall'opposizione Andrea Zafferani di RF si augura che non si "indebolisca il potere contrattuale” del Titano e di Andorra su alcune salvaguardie. Per Emanuele Santi di Rete “sarebbe interessante capire il motivo della decisione”. “Bisogna dare alla cittadinanza gli elementi per giudicare”, l'appello. In maggioranza, all'interno di Npr, il segretario del Psd Gerardo Giovagnoli dà una lettura diversa: si dice “non stupito” della decisione del Principato e guarda alla possibilità di avere, invece, maggior peso negoziale. Domani Motus Liberi, che nel tempo ha invocato l'opzione referendum sull'Accordo, invita, tramite il capogruppo Mirko Dolcini, ad analizzare e chiarire le ragioni della decisione di Monaco tramite confronto con lo stesso Principato, “considerati i rapporti diplomatici".

Con la nuova settimana riprenderà il negoziato. Tra i diversi dossier: i servizi finanziari. Proprio nelle scorse ore le dichiarazioni del commissario Ue Schinas che, poco prima del passo indietro di Monaco, aveva dichiarato che, se i tre Stati vogliono muoversi verso Bruxelles, “non possono mantenere alcune delle loro politiche fiscali”. Parole che hanno destato preoccupazione in Repubblica Futura. Per il partito è evidente il legame con le residenze fiscali non domiciliate. Timori anche da Rete. Le residenze, per il movimento, potrebbero essere utilizzate come “leva” da chi, in Europa, è contrario all'ingresso dei piccoli Stati.

“La materia fiscale non è oggetto di negoziato”, ribadisce dal canto suo Beccari. I richiami sulla fiscalità, prosegue, “si riferiscono invece al sistema della good governance”. Il riferimento è alla collaborazione sullo scambio di informazioni, alla trasparenza e alla lotta alla concorrenza fiscale dannosa. Tutte cose, sottolinea Beccari, “che San Marino ha già implementato da tempo”. L'oggetto della discussione, rimarca, “non è la singola disposizione fiscale”.





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