“La pesante situazione che si è creata in Cassa di Risparmio, frutto di tanti anni di gestione dissennata – scrive SSD - non può essere risolta attribuendo alle perdite i valori che ci farebbero comodo, ma che non sarebbero riconosciuti da nessun altro istituto del mondo bancario, bensì attenendosi a quelle che sono delle valutazioni tecniche prodotte da esperti di diverse società specializzate di livello internazionale, ed ora in attesa di riceverne una ulteriore. La politica – continua SSD- faccia il suo mestiere, lasciando ad altri le valutazione tecniche. A meno – continua - che la posta in gioco sia un’altra: e cioè che ci si ostini a definire falso o ”liquidatorio” un bilancio redatto seguendo i criteri di prudenza, al solo scopo di proteggere chi quel buco lo ha creato, magari impedendo di avviare le azioni di responsabilità contro i precedenti amministratori che dovranno così essere chiamati a risponderne in tutte le sedi. Azioni che nell’ultima seduta consiliare sono state approvate con il solo voto della maggioranza di governo, mentre l’opposizione si è defilata all’ultimo minuto disconoscendo persino una richiesta inizialmente partita proprio da loro.
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