A Strasburgo dove in questi giorni è in corso l'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa a cui partecipano per San Marino i consiglieri Marco Gatti del Pdcs e Marco Nicolini di Rete. Tra i temi dibattuti la Brexit, il ruolo della Russia nel Consiglio d'Europa ed anche l'influenza dei potentati finanziari nei piccoli stati.
L'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa chiede maggiore responsabilità ai Governi nazionali sulle grandi scelte e durante il dibattito qualcuno ha sollecitato anche un nuovo referendum sulla Brexit. La risoluzione adottata – prosegue Gatti - non chiede un nuovo referendum ma sottolinea che la sola possibilità di scegliere tra un sì e un no è limitativa.
Resta intanto irrisolto il dossier “Russia” e quindi anche il contributo di Mosca all'organismo: “C'è la problematica – spiega Gatti – della mancata presentazione delle credenziali dei membri russi e ne consegue anche la mancata corresponsione dei contributi che la Russia deve al Consiglio d'Europa. C'è chi chiede di adottare delle sanzioni importanti verso Mosca e chi invece è favorevole a tenere aperto un dialogo”. In Commissione Affari Politici prende corpo intanto un'iniziativa promossa dal consigliere Marco Nicolini: “Si è attivato – riferisce Gatti – per la mozione che era stata presentata a difesa dei piccoli stati rispetto alle influenze dei potentati finanziari. In commissione affari politici si è trovato un accordo per la modifica del testo originario che quindi verrà ripresentato. E sembra ci sia un accoglimento totale”.
l.s.
L'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa chiede maggiore responsabilità ai Governi nazionali sulle grandi scelte e durante il dibattito qualcuno ha sollecitato anche un nuovo referendum sulla Brexit. La risoluzione adottata – prosegue Gatti - non chiede un nuovo referendum ma sottolinea che la sola possibilità di scegliere tra un sì e un no è limitativa.
Resta intanto irrisolto il dossier “Russia” e quindi anche il contributo di Mosca all'organismo: “C'è la problematica – spiega Gatti – della mancata presentazione delle credenziali dei membri russi e ne consegue anche la mancata corresponsione dei contributi che la Russia deve al Consiglio d'Europa. C'è chi chiede di adottare delle sanzioni importanti verso Mosca e chi invece è favorevole a tenere aperto un dialogo”. In Commissione Affari Politici prende corpo intanto un'iniziativa promossa dal consigliere Marco Nicolini: “Si è attivato – riferisce Gatti – per la mozione che era stata presentata a difesa dei piccoli stati rispetto alle influenze dei potentati finanziari. In commissione affari politici si è trovato un accordo per la modifica del testo originario che quindi verrà ripresentato. E sembra ci sia un accoglimento totale”.
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