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Tavolo di confronto su telefonia sammarinese

20 feb 2007
E’ il primo tavolo di confronto, dopo la stesura della bozza di legge sulla telefonia, per la valutazione del provvedimento e delle strategie di sviluppo del settore. L’uno di fronte all’altro il Segretario di Stato alle Telecomunicazioni, Paride Andreoli e i titolari delle compagnie telefoniche che operano sul territorio: San Marino Telecom, Tms, Telenet e Telecom San Marino, presente anche il responsabile affari legali di Telecom Italia, Fabrizio Savi. Gli operatori della telefonia avevano già ricevuto la prima stesura del testo legislativo e questo colloquio ha consentito di entrare nel vivo delle proposte e le sollecitazioni per valutare gli adeguamenti della legge. Modifiche e correzioni già annunciate dal segretario Andreoli nel corso del dibattito consigliare che si è tenuto in materia. Un anno e mezzo fa l’audizione del piano strategico delle telecomunicazioni indicava la strada da percorrere, l’ordine del giorno scaturito dal dibattito di dicembre conferiva il mandato per redigere la nuova normativa. Fra le novità introdotte la creazione anche per la telefonia dell’Authority, una figura garante sia delle imprese che degli stessi consumatori, degli utenti.
Quello che si vuole – ha spiegato il Segretario di Stato – è regolamentare un settore importante perché possa muoversi in un quadro di reale e corretta concorrenza. Una legge, quella che si intende adottare, in linea con i principi sanciti dall’UIT, l’Unione Internazionale delle telecomunicazioni, di cui San Marino è paese membro, e in rispondenza ai dettami dell’Unione Europea. Una normativa che possa garantire al tempo stesso l’impresa e i cittadini, che sono a gli utenti finali del servizio.
Argomenti che hanno segnato anche il colloquio con i responsabili delle due organizzazioni dei consumatori, Giardinieri dell’Asdico e Donatella Canotti dello sportello consumatori. Discusso anche con loro il testo legislativo al quale saranno presentate le rispettive osservazioni. La Segreteria conta, in tempi brevi, di avviare l’iter parlamentare con la presentazione in prima lettura, dopo gli aggiustamenti che saranno ritenuti necessari

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