La crisi migratoria in Europa il tema principale della sessione in corso, per discutere proposte politiche ed umanitarie. Da Strasburgo l'appello alle autorità di tutti gli Stati membri: coloro che giungono in Europa vengano posti sotto la tutela della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. La consapevolezza di essere la più alta autorità europea in materia di democrazia e diritti umani diventa un'amara autoanalisi del Consiglio d'Europa: si poteva offrire più aiuto, più tempestività ai paesi che- come Italia Malta Grecia e Turchia- per primi hanno affrontato l'emergenza Un dibattito che affronta la portata della crisi migratoria e la capacità di persuasione e cooperazione quali punti di forza dell'Organizzazione nel trovare soluzioni a lungo termine alla crisi trattando il problema alla sue radici, e si conclude con la votazione sulla riforma della Convenzione di Dublino “affinché siano superate le attuali criticità relative alle tempistiche e alla distribuzione dei richiedenti asilo”. Nel corso dei lavori l'Assemblea ha poi adottato un testo per ottenere una introduzione più veloce sul mercato dei farmaci generici, ascoltato dal Presidente del Consiglio di Bosnia Erzegovina i progressi del suo paese verso l'integrazione Europea e chiesto ai governi, visto l'alto numero di sentenze non eseguite, di vigilare sulla loro applicazione.
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