E’ un’aria tutt’altro che distesa quella fra Alleanza Popolare e Partito dei Socialisti e dei Demcoratici. Questo almeno traspare nelle riflessioni dell’assemblea degli aderenti di AP, che ha confermato di non aver affatto gradito le esternazioni di alcuni esponenti, definite “polemiche gratuite e accuse infondate”. Veri e propri attacchi, per il parlamentino di AP, che invita i propri dirigenti a reagire con fermezza nel caso dovessero continuare, anche se ha apprezzato la prudenza e l’equilibrio dimostrati. “Siamo preoccupati per l’effetto destabilizzante causato dai franchi tiratori – spiega il coordinatore, Mario Venturini – che complicano il cammino di una maggioranza già alle prese con un’area di dissenso”. Alleanza Popolare ribadisce come a suo giudizio le elezioni anticipate restino l’unica strada percorribile, il modo per fare chiarezza nel quadro politico e rilanciare la coalizione in condizioni di maggiore stabilità, ma gli alleati ritengono sia ancora prematuro parlare di ricorso alle urne e AP ne prende atto con rammarico.
Insomma il clima è teso ma i toni non sono quelli di una rottura, almeno al momento. Il movimento di Venturini difende l’operato del governo e contesta quelle critiche all’efficacia mosse proprio dai Socialisti e Democratici nel documento del 29 gennaio scorso. Le condizioni nelle quali si è operato sono state difficili – evidenza il coordinatore - e la maggioranza è stata stretta fra i franchi tiratori da un lato e aree di dissenso dall’altra. Prendiamo atto della volontà del PSD di portare a compimento importanti riforme – aggiunge – e riteniamo necessario accelerare sui provvedimenti, ma questi – chiarisce polemicamente il leader di AP – rispetto alle scelte che più hanno caratterizzato in positivo il programma di governo e non il programma particolare di questa o quell’altra forza politica. Per un documento ufficiale del parlamentino di Alleanza Popolare si dovrà attendere ancora qualche giorno, per una sua elaborazione puntuale e dettagliata, un testo organico che metta nero su bianco posizioni politiche e obiettivi irrinunciabili. Intanto però è lo stesso Venturini ad indicare la rotta: “Il programma di governo – dichiara – ha individuato nel giusto processo, nei giochi, nelle residenze, nella previdenza e nel territorio i temi sui quali puntare per un forte rinnovamento, tale da intaccare interessi e privilegi che alcuni non vorrebbero rimuovere, a costo di destabilizzare la maggioranza. E’ su questi provvedimenti – conclude Venturini – e le scelte relative ad essi, che a nostro giudizio si gioca il futuro dell’attuale coalizione”.
Insomma il clima è teso ma i toni non sono quelli di una rottura, almeno al momento. Il movimento di Venturini difende l’operato del governo e contesta quelle critiche all’efficacia mosse proprio dai Socialisti e Democratici nel documento del 29 gennaio scorso. Le condizioni nelle quali si è operato sono state difficili – evidenza il coordinatore - e la maggioranza è stata stretta fra i franchi tiratori da un lato e aree di dissenso dall’altra. Prendiamo atto della volontà del PSD di portare a compimento importanti riforme – aggiunge – e riteniamo necessario accelerare sui provvedimenti, ma questi – chiarisce polemicamente il leader di AP – rispetto alle scelte che più hanno caratterizzato in positivo il programma di governo e non il programma particolare di questa o quell’altra forza politica. Per un documento ufficiale del parlamentino di Alleanza Popolare si dovrà attendere ancora qualche giorno, per una sua elaborazione puntuale e dettagliata, un testo organico che metta nero su bianco posizioni politiche e obiettivi irrinunciabili. Intanto però è lo stesso Venturini ad indicare la rotta: “Il programma di governo – dichiara – ha individuato nel giusto processo, nei giochi, nelle residenze, nella previdenza e nel territorio i temi sui quali puntare per un forte rinnovamento, tale da intaccare interessi e privilegi che alcuni non vorrebbero rimuovere, a costo di destabilizzare la maggioranza. E’ su questi provvedimenti – conclude Venturini – e le scelte relative ad essi, che a nostro giudizio si gioca il futuro dell’attuale coalizione”.
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