Il consigliere del Psd interviene, con una personale riflessione, sull’attuale situazione del Paese: “Dato oramai per annunciato lo stato di decomposizione della maggioranza, l’esperienza del Patto per San Marino pare avviarsi anch’essa inesorabilmente al termine. L’agonia è durata diversi mesi, e mi pare che anche per il Governo stesso sia iniziata l’ora cosiddetta delle ultime volontà. Infatti stando ai rumors, siccome per alcuni sarà con ogni probabilità l’ultimo giro di giostra, sembra che si stiano prevedendo per loro già delle nomine di rilievo, “posti al sole” in considerazione del fatto, probabilmente, che anche costoro tengono famiglia (e che cavoli, ci mancherebbe!). Una sorta insomma di salvataggio di “capre” (personaggi) e “cavoli” (profitti).
E’ il caso ad esempio della vicenda Cassa di Risparmio-Sopaf, sulla quale mi sarei aspettato almeno qualche gesto in più, non dico di condanna, ma quantomeno di sdegno, dai tanti moralisti presenti in molti partiti di maggioranza che sostengono il Governo, i quali di tanto in tanto, non perdono occasione in Consiglio per insegnarci come si deve stare al mondo. Invece su questo “Affare di Stato”, c’è stato da parte loro il silenzio più totale. Costoro, moralisti sedicenti ed intransigenti procacciatori delle “mele marce”, di fronte al marciume che sta venendo a galla in questi ultimi mesi, dove si scoprono traffici e magagne enormi giorno dopo giorno, avrebbero dovuto con fermezza e subito spazzare via tutto il marcio dal sistema, dimostrando sincerità e di volere veramente la trasparenza, e soprattutto convincendoci che il cesto è realmente colmo di frutta sana e le altre mele non hanno nessun vermetto o veleno da nascondere, perchè altrimenti, potrebbe venire il sospetto che le mele che per loro sono sane (quelle dell’amico ad esempio…), ambiscano sotto sotto a diventare marce pure loro.
Le vacanze di Ferragosto sono finite, all’esame Moneyvall mancano pochi giorni, ed è tempo di ritorno al lavoro (per chi ce l’ha ancora) ma mi pare che la politica di questo Governo sia ancora in villeggiatura, e le scelte necessarie per il Paese, e che dovevano esser già fatte da tempo, siano ancora nei lidi burrascosi all’interno dello stesso Esecutivo.
Ad oggi, i dettagli precisi della manovra correttiva ad esempio, che già da qualche tempo doveva essere varata senza ma e senza forse, sono ai più sconosciuti. Così come una riforma fiscale doveva già essere nelle grazie di questo Governo, una riforma che costringa tutti, i furbi in prima fila, a contribuire finalmente al mantenimento dello Stato. Ed infine, ancor più importante, pesa fortemente la mancanza di un progetto economico per la ripresa, mai pervenuto al confronto.
Il Responsabile attuale alle Finanze Pasquale Valentini che ha ereditato oggettivamente dal suo predecessore una situazione frutto di una gestione allucinante (diciamocelo, non si era mai visto, in materia bancaria e finanziaria una crisi di rapporti di questa fatta, e interni, e con la Banca d’Italia.), dapprima negava le difficoltà, palesando una certa costrizione, dichiarando sostanzialmente che il bilancio dello stato non correva rischi particolarmente rilevanti. Oggi invece anch’egli ammette responsabilmente che se non si interviene con una Manovra, seguita immediatamente da una riforma fiscale, ma soprattutto da un Progetto chiaro di Sviluppo, i rischi ci sono eccome.
Il Governo del Patto, per non ammettere il proprio fallimento, non ha neanche il coraggio di dire che lo Stato metterà le mani nelle tasche dei sammarinesi. Forse pensa che qualche cittadino si illude ancora che non sarà così? I cittadini sono molto più maturi e responsabili dei Membri di questo Esecutivo, sanno benissimo che dovranno mettere mano al proprio “portafoglio”, purché ci sia semplicemente equità e giustizia. Al contrario, i Membri di Governo nella smania di trovare una sintesi bottegaia anche sulla manovra hanno già palesemente dimostrato, tra bozze, passaggi, rinvii, correzioni, interpretazioni, retromarcia, inversioni a “U”, questo a me e quell’altro a te, di non essere in grado di legiferare neanche a questo riguardo. Intanto il Paese sta andando a rotoli, crolla il potere di acquisto, la produzione, crollano le banche, le società, le imprese,…e crollano soprattutto una dietro l’altra le speranze, i sogni, le attese.
Alla faccia così anche della cosiddetta “questione morale”, che il Patto aveva assunto quale proprio cavallo di battaglia.
A far ripartire l’economia sarà questione di anni, ma per ricostruire i danni al Senso dello Stato, alla Giustizia, alla Moralità provocati da questo modo di far politica di cui si è reso artefice anche questo Governo, purtroppo ci vorrà almeno una generazione. E questo, a mio parere, è ancor più grave della situazione economica.
Il Patto per San Marino che aveva promesso attraverso il buonsenso di ribaltare il sistema, ed il modo di intendere la politica come un calzino, non è riuscito a costruire nulla, continua a rammendare i buchi del calzino senza cambiarlo. Intanto permangono i problemi con l’Italia, aumentano le falle nel bilancio pubblico, e purtroppo aumenteranno i buchi alla cintura dei cittadini.
E’ una questione di responsabilità e buonsenso, io sono convinto di questo, e penso che l’unica via da percorrere, arrivati a questo punto, sia ridare voce ai cittadini, gli unici che attraverso il loro voto possono tradurre civilmente responsabilità e buonsenso in Senso dello Stato”.
E’ il caso ad esempio della vicenda Cassa di Risparmio-Sopaf, sulla quale mi sarei aspettato almeno qualche gesto in più, non dico di condanna, ma quantomeno di sdegno, dai tanti moralisti presenti in molti partiti di maggioranza che sostengono il Governo, i quali di tanto in tanto, non perdono occasione in Consiglio per insegnarci come si deve stare al mondo. Invece su questo “Affare di Stato”, c’è stato da parte loro il silenzio più totale. Costoro, moralisti sedicenti ed intransigenti procacciatori delle “mele marce”, di fronte al marciume che sta venendo a galla in questi ultimi mesi, dove si scoprono traffici e magagne enormi giorno dopo giorno, avrebbero dovuto con fermezza e subito spazzare via tutto il marcio dal sistema, dimostrando sincerità e di volere veramente la trasparenza, e soprattutto convincendoci che il cesto è realmente colmo di frutta sana e le altre mele non hanno nessun vermetto o veleno da nascondere, perchè altrimenti, potrebbe venire il sospetto che le mele che per loro sono sane (quelle dell’amico ad esempio…), ambiscano sotto sotto a diventare marce pure loro.
Le vacanze di Ferragosto sono finite, all’esame Moneyvall mancano pochi giorni, ed è tempo di ritorno al lavoro (per chi ce l’ha ancora) ma mi pare che la politica di questo Governo sia ancora in villeggiatura, e le scelte necessarie per il Paese, e che dovevano esser già fatte da tempo, siano ancora nei lidi burrascosi all’interno dello stesso Esecutivo.
Ad oggi, i dettagli precisi della manovra correttiva ad esempio, che già da qualche tempo doveva essere varata senza ma e senza forse, sono ai più sconosciuti. Così come una riforma fiscale doveva già essere nelle grazie di questo Governo, una riforma che costringa tutti, i furbi in prima fila, a contribuire finalmente al mantenimento dello Stato. Ed infine, ancor più importante, pesa fortemente la mancanza di un progetto economico per la ripresa, mai pervenuto al confronto.
Il Responsabile attuale alle Finanze Pasquale Valentini che ha ereditato oggettivamente dal suo predecessore una situazione frutto di una gestione allucinante (diciamocelo, non si era mai visto, in materia bancaria e finanziaria una crisi di rapporti di questa fatta, e interni, e con la Banca d’Italia.), dapprima negava le difficoltà, palesando una certa costrizione, dichiarando sostanzialmente che il bilancio dello stato non correva rischi particolarmente rilevanti. Oggi invece anch’egli ammette responsabilmente che se non si interviene con una Manovra, seguita immediatamente da una riforma fiscale, ma soprattutto da un Progetto chiaro di Sviluppo, i rischi ci sono eccome.
Il Governo del Patto, per non ammettere il proprio fallimento, non ha neanche il coraggio di dire che lo Stato metterà le mani nelle tasche dei sammarinesi. Forse pensa che qualche cittadino si illude ancora che non sarà così? I cittadini sono molto più maturi e responsabili dei Membri di questo Esecutivo, sanno benissimo che dovranno mettere mano al proprio “portafoglio”, purché ci sia semplicemente equità e giustizia. Al contrario, i Membri di Governo nella smania di trovare una sintesi bottegaia anche sulla manovra hanno già palesemente dimostrato, tra bozze, passaggi, rinvii, correzioni, interpretazioni, retromarcia, inversioni a “U”, questo a me e quell’altro a te, di non essere in grado di legiferare neanche a questo riguardo. Intanto il Paese sta andando a rotoli, crolla il potere di acquisto, la produzione, crollano le banche, le società, le imprese,…e crollano soprattutto una dietro l’altra le speranze, i sogni, le attese.
Alla faccia così anche della cosiddetta “questione morale”, che il Patto aveva assunto quale proprio cavallo di battaglia.
A far ripartire l’economia sarà questione di anni, ma per ricostruire i danni al Senso dello Stato, alla Giustizia, alla Moralità provocati da questo modo di far politica di cui si è reso artefice anche questo Governo, purtroppo ci vorrà almeno una generazione. E questo, a mio parere, è ancor più grave della situazione economica.
Il Patto per San Marino che aveva promesso attraverso il buonsenso di ribaltare il sistema, ed il modo di intendere la politica come un calzino, non è riuscito a costruire nulla, continua a rammendare i buchi del calzino senza cambiarlo. Intanto permangono i problemi con l’Italia, aumentano le falle nel bilancio pubblico, e purtroppo aumenteranno i buchi alla cintura dei cittadini.
E’ una questione di responsabilità e buonsenso, io sono convinto di questo, e penso che l’unica via da percorrere, arrivati a questo punto, sia ridare voce ai cittadini, gli unici che attraverso il loro voto possono tradurre civilmente responsabilità e buonsenso in Senso dello Stato”.
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