La pronuncia è di ieri pomeriggio, oggi la notifica ai ricorrenti e la pubblicazione sul sito internet: il Collegio Garante respinge il ricorso presentato dai 22 consiglieri di opposizione e sancisce la costituzionalità del decreto-legge n. 80 del 10 luglio 2017, sulle disposizioni per la cessione in blocco di attivi e passivi di Asset Banca a Cassa di Risparmio. Nella sentenza si ravvisa innanzitutto l'attendibilità della sussistenza delle ragioni di necessità e urgenza del provvedimento. Non vi è dubbio, secondo i Saggi, “che in astratto l'invocazione della situazione di crisi finanziaria e la minaccia alla stabilità del sistema economico e finanziario siano ragioni sufficienti per considerare quantomeno non implausibile una valutazione del Congresso di Stato” in tal senso. “Il decreto-legge in questione – riporta la pronuncia del dettaglio - si presenta nella forma di una 'legge-provvedimento' la cui rilevanza economico-finanziaria appare” - ragionevolmente - “giustificare i motivi di interesse generale di tale scelta particolare del legislatore proprio per salvaguardare le misure adottate per fronteggiare la crisi”. Infondata per il Collegio anche la seconda censura delle opposizioni: non viene rilevata infatti alcuna lesione del diritto di proprietà privata nel trasferimento complessivo di tutti i rapporti giuridici dall'una all'altra banca. “L'assoggettamento - di Asset - alla procedura di liquidazione coatta amministrativa ha già determinato – precisano - un mutamento di regime sotto il profilo della garanzia della soddisfazione degli interessi riconducibili alle pretese patrimoniali dei titolari di situazioni giuridiche attive nei confronti dell'istituto bancario”. Priva di fondatezza infine anche la questione di legittimità costituzionale che riguarda l'articolo 3 del decreto-legge in esame ovvero la conversione in obbligazioni emesse da Cassa dei crediti sopra i 50mila euro degli ex correntisti Asset. Fuor di dubbio per i Garanti che si sia in presenza di una disciplina differenziale rispetto a quanto stabilito dal regolamento di Banca Centrale sul fondo di garanzia dei depositanti ma questa disciplina speciale, in estrema sintesi, si basa di fatto sul presupposto di straordinarietà e urgenza della situazione.
Pronunciamento accolto con soddisfazione dal Governo e che "dà atto della posizione del Congresso di Stato, mosso dall’ urgenza e dalla necessità di garantire l’interesse pubblico alla tutela del risparmio e, di conseguenza, alla stabilità del sistema creditizio sammarinese, attraverso il sostegno di indifferibili operazioni di sistema atte a tutelare i depositanti”.
Pronunciamento accolto con soddisfazione dal Governo e che "dà atto della posizione del Congresso di Stato, mosso dall’ urgenza e dalla necessità di garantire l’interesse pubblico alla tutela del risparmio e, di conseguenza, alla stabilità del sistema creditizio sammarinese, attraverso il sostegno di indifferibili operazioni di sistema atte a tutelare i depositanti”.
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