Tre persone sono morte nell'incendio appiccato ad una banca in centro ad Atene da alcuni dei manifestanti in marcia contro le misure di austerity varate dal governo, mentre l'Europa ammonisce sui rischi di contagio della crisi del debito e gli investitori fuggono con i loro capitali verso il paradiso sicuro del dollaro. “Avremmo potuto bloccare la speculazione all'inizio”, ha detto Nicolas Sarkozy criticando il ritardo con cui la Germania ha reagito alla crisi. “Oggi ci costerà più caro”. Standard & Poor's, una delle principali agenzie di rating americane, ha declassato la Grecia a spazzatura. “Se non l'aiutiamo - afferma il presidente francese - potrebbe diventare la Lehman Brothers dell'Europa”. Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha spiegato al Parlamento che il destino dell'Europa non può prescindere dalla più seria crisi in 11 anni di euro e che altri paesi potrebbero essere colpiti se non sarà dato soccorso alla Grecia. L'ansia sulla possibile dimensione della crisi ha fatto scendere le borse in tutto il mondo, mentre l'euro ha raggiunto il nuovo minimo annuale. Chi sarà il prossimo? E’ la domanda che pesa sui mercati, non convinti che il prestito record da 110 miliardi di euro fermerà il rischio che la crisi si diffonda ad altri paesi della zona euro vulnerabili, come Spagna e Portogallo.
Sonia Tura
- Il Segretario Mularoni sulla crisi greca
- Il Psd sulla gestione della crisi greca
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