Alessandro Rossi, capogruppo di Sinistra Unita, definisce molto franco l’ultimo vertice e rimarca come la decisione di portare in Aula Consiliare una serie di provvedimenti importanti, denoti la solidità della coalizione e del Governo. “Certo – afferma – restano alcune differenze di visione politica sulla valutazione del percorso che ha segnato questi mesi di Governo, e c’è stato un rimpallo di responsabilità reciproche, ma il dialogo resta l’unica soluzione”. Giovanni Lonfernini conferma che sulle elezioni anticipate ci sono visioni divergenti: “Non abbiamo intenzione di minimizzare le dissonanze – dichiara – ma è opportuno che dentro la maggioranza ci si renda conto della necessità di esprimere un'azione di governo scevra da tatticismi e da prese di posizioni autoreferenziali”.
Nessun timore per il ricorso alle urne, ma questo – lascia intendere Lonfernini – non è il momento. “Durante l’ultima crisi di Governo – ricorda il leader dei DdC – fummo una delle poche forze politiche ad indicare le elezioni come momento chiarificatore. Da allora la nostra posizione non è cambiata ma è mutata, in negativo, l’opinione della gente sulla politica in generale, alimentando un clima di diffidenza che nuoce soprattutto al Paese. Noto con dispiacere – prosegue – che anche a San Marino si sta imboccando una deriva qualunquista in cui anche la politica sviluppa rapporti e posizioni senza logica e coerenza, quando invece c’è la necessità di una classe politica che governi assumendosi nel bene e nel male delle responsabilità”.
Poi una riflessione sul patto con il PSD, definito un atto legittimo, trasparente, non in contrasto con l’attuale quadro politico siglato nella logica della nuova legge elettorale per costruire una coalizione.
Un atto politico teso alla trasparenza e alla voglia di costruire anziché rompere, all'essere propositivi piuttosto che a giocare in rimessa.
Un’intesa di cui il Segretario del PSD, Paride Andreoli, ha parlato nella riunione del Consiglio Direttivo, definendola “l’affermazione della “politica del fare”, al servizio del Paese reale”. Ricordato anche l’accordo di collaborazione con i Sammarinesi per la Libertà, per intensificare i rapporti e integrare progressivamente il patrimonio politico e l’apporto di idee, come pure il confronto avviato con gli Europopolari. “Elementi positivi di un quadro politico in evoluzione – li ha definiti – che si sta adattando alle regole imposte dalla nuova legge elettorale”. Andreoli ha illustrato all’assemblea i contenuti delle legge obiettivo, la condivisione espressa da tutte le forze della coalizione. Soddisfazione è stata manifestata dal parlamentino del PSD, che ha sollecitato l’avvio del percorso verso la costruzione della coalizione di centro-sinistra.
Venerdì, la maggioranza depositerà il progetto di legge omnibus e poi ne illustrerà i contenuti ai giornalisti. Nella sessione di giugno del Consiglio Grande e Generale sarà avviato il suo iter di adozione.
Nessun timore per il ricorso alle urne, ma questo – lascia intendere Lonfernini – non è il momento. “Durante l’ultima crisi di Governo – ricorda il leader dei DdC – fummo una delle poche forze politiche ad indicare le elezioni come momento chiarificatore. Da allora la nostra posizione non è cambiata ma è mutata, in negativo, l’opinione della gente sulla politica in generale, alimentando un clima di diffidenza che nuoce soprattutto al Paese. Noto con dispiacere – prosegue – che anche a San Marino si sta imboccando una deriva qualunquista in cui anche la politica sviluppa rapporti e posizioni senza logica e coerenza, quando invece c’è la necessità di una classe politica che governi assumendosi nel bene e nel male delle responsabilità”.
Poi una riflessione sul patto con il PSD, definito un atto legittimo, trasparente, non in contrasto con l’attuale quadro politico siglato nella logica della nuova legge elettorale per costruire una coalizione.
Un atto politico teso alla trasparenza e alla voglia di costruire anziché rompere, all'essere propositivi piuttosto che a giocare in rimessa.
Un’intesa di cui il Segretario del PSD, Paride Andreoli, ha parlato nella riunione del Consiglio Direttivo, definendola “l’affermazione della “politica del fare”, al servizio del Paese reale”. Ricordato anche l’accordo di collaborazione con i Sammarinesi per la Libertà, per intensificare i rapporti e integrare progressivamente il patrimonio politico e l’apporto di idee, come pure il confronto avviato con gli Europopolari. “Elementi positivi di un quadro politico in evoluzione – li ha definiti – che si sta adattando alle regole imposte dalla nuova legge elettorale”. Andreoli ha illustrato all’assemblea i contenuti delle legge obiettivo, la condivisione espressa da tutte le forze della coalizione. Soddisfazione è stata manifestata dal parlamentino del PSD, che ha sollecitato l’avvio del percorso verso la costruzione della coalizione di centro-sinistra.
Venerdì, la maggioranza depositerà il progetto di legge omnibus e poi ne illustrerà i contenuti ai giornalisti. Nella sessione di giugno del Consiglio Grande e Generale sarà avviato il suo iter di adozione.
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