Per alzata di mano alle 18.55 il Senato ratifica la convenzione tra San Marino e Italia contro le doppie imposizioni. Per San Marino la fine di un incubo, e la piena normalizzazione dei rapporti bilaterali. “È la fine di un percorso travagliato, che ha creato motivi di attrito tra i due paesi”. La relazione di Pierferdinando Casini in aula è breve ma densa di contenuti: finalmente “si tratta di normalizzare i rapporti dopo tanti ostacoli e battute d'arresto, la convenzione ricalca il modello Ocse quindi ha un forte radicamento nelle migliori pratiche internazionali,e comporta una forte riduzione del portata segreto bancario, con il rientro a pieno titolo per San Marino nella white list, non solo – prosegue Casini – si avranno benefici anche per i tessuti sociali ed economici di marche ed emilia romagna. Cita poi il caso dei frontalieri, che troverà soluzione grazie alla convenzione, “sottoposti a una situazione fiscale intollerabile – dice Casini - anche per imposta introdotta da San Marino”. Tutti gli interventi dei partiti sono concordi sulla necessità di normalizzare i rapporti bilaterale, riconoscendo il percorso di trasparenza e adeguamento agli standard internazionali compiuto da San Marino. Una convenzione che stabilisce lo scambio di informazioni e pone a soluzione il rischio di iniquità della doppia tassazione per i frontalieri. Il movimento 5 stelle presenta un ordine del giorno, poi accolto, anche per monitorare gli affari tra i due Stati. Gli articoli vengono tutti approvati all'unanimità, con votazione elettronica. Le dichiarazioni finali non fanno che confermare che San Marino e Italia voltano pagina. Questo 8 luglio suona come una liberazione, in attesa di vedere a breve l'uscita del Titano dalla black list italiana e vedere i primi effetti del ritrovato rapporto di amicizia e buon vicinato tra le due Repubbliche.
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
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