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Unioni affettive: verso la svolta?

6 gen 2018
Unioni affettive: verso la svolta?Unioni affettive: verso la svolta?
Unioni affettive: verso la svolta? - Nel prossimo Consiglio verrà votato un odg della maggioranza per far partire il confronto sulla tute...
L'Ordine del Giorno della Maggioranza per intervenire sulle normative di tutela delle unioni affettive si carica di aspettative dopo l'approvazione delle nozze gay per gli stranieri. Cè chi chiede a gran voce la legge. Lo fa Marina Lazzarini, che a chi si stupisce che sia passato l'articolo sul turismo matrimoniale per persone dello stesso sesso, fa notare il clima diverso e favorevole. “Quell'emendamento, però, non risolve le cose. Partiremo – dice - dal progetto di legge di iniziativa popolare e cercheremo soluzioni condivise”. E' un tema delicato, con risvolti etici, che raccoglie diverse sensibilità anche nella stessa maggioranza. Volutamente non è stato inserito nel programma di governo e se l'obiettivo rimane quello di trovare condivisioni, c'è anche l'ottimismo di chi è convinto che si riuscirà ad individuare una strada comune. “ E' un tema trasversale che raccoglierà consensi – dice la Lazzarini - ho visto diverse aperture anche in Repubblica Futura”. “Sull'ordine del Giorno noi ci siamo”, assicura Roberto Giorgetti. Sì al riconoscimento del diritto alle cosiddette unioni affettive “ ma – aggiunge - con dei limiti”. Quanto all'emendamento sui matrimoni gay, di fatto “sostanzialmente inutile”. “E' inapplicabile - precisa il capogruppo di Rf - la legge non lo prevede. Opportuno, invece, aprire un confronto serio su un progetto di legge che valuti tutti gli aspetti, anche in base alle diverse sensibilità”. Il pdl di iniziativa popolare “un buon punto di partenza. Bisogna confrontarsi sui contenuti”. La posizione di Civico 10 è nota: già nel 2014 confidava in un riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali. Ciacci ribadisce il concetto: “siamo convinti che nel 2018 sia ora di sdoganare certi argomenti”. Invita quindi ad un ampio confronto, “ perché non può essere solo la politica a decidere e ci sono presupposti culturali e sociali da tenere in considerazione”. Si dice però certo che la collettività sia pronta a questo tipo di percorso. “Sulla tutela delle unioni affettive – conferma Giorgetti - la società ha avuto un'evoluzione. Poi bisogna vedere quale impostazione le si vuole dare”.

MF

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