12 voti favorevoli; 2 contrari. Il progetto di legge di iniziativa popolare sulla “regolamentazione delle unioni civili” - forte del sostegno di oltre 1300 firmatari -, ha dunque passato il vaglio, in sede referente, della Commissione Affari Costituzionali. “I lavori – afferma il Presidente dell'Organismo Mimma Zavoli – si sono svolti in un clima collaborativo, caratterizzato da una forte attività di approfondimento, anche quando non vi erano punti di vista convergenti”. La seduta si era aperta con un minuto di silenzio, per la scomparsa del Professor Ferroni. Poi il dibattito sul PdL, che “intende introdurre nell'ordinamento norme che riconoscano le unioni civili, sia eterosessuali che omosessuali”, anche in materie quali l'assistenza sanitaria, la previdenza, la successione, la residenza, il regime patrimoniale. Differenti le sensibilità sul tema dei commissari; pur nella consapevolezza della necessità di intervenire, per colmare un vuoto normativo. Alla fine il progetto è passato con 2 emendamenti della Maggioranza, riguardanti il comma di coordinamento che rimandava automaticamente alla legislazione riguardante i coniugi, per tutte le materie non normate espressamente dal PdL. Inserito invece un articolo 10bis che – in questi casi – farebbe un riferimento generico agli obblighi dei cittadini derivanti dalle leggi. “Aspettiamo la seconda lettura – commenta oggi Valentina Rossi – ma queste modifiche rischiano di snaturare l'impianto originario”. La prima firmataria del progetto di iniziativa popolare è comunque soddisfatta. “E' un momento epocale per la Repubblica – afferma -; se si considera che fino a qualche tempo fa l'omosessualità, a San Marino, era reato. Questa legge darà una vita migliore a tante persone”.
Un passo culturale e di civiltà per Adesso.sm
Un passo culturale e di civiltà per Adesso.sm
Riproduzione riservata ©