La partita intorno alla presidenza di Banca Centrale ha preso ieri una piega definitiva sulla quale però, secondo Upr, c’è stato un finale amaro. Poco ordotosso, puntualizza la nota, il metodo con il quale il Segretario per le Finanze ha disvelato il 4 candidato, che di fatto sarà il nuovo presidente di Banca Centrale. Annunci di abbandono last minute, nomi che con precisione chirurgica sono sempre stati svelati prima alla stampa che ai gruppi consiliari rimarca Upr, sono le note stonate di una selezione che negli obbiettivi voleva fare la differenza con il passato e coinvolgere tutte le forze politiche. Il quadro che si troverà davanti il futuro presidente di Banca Centrale, ribadisce Upr, è desolante. Nonostante gli annunci ottimistici di qualche partito Cassa di Risparmio è ancora in mezzo al guado in una situazione complessa, nella quale il socio socio di maggioranza, ossia lo Stato, è annichilito e inerte a fronte di decisioni rilevanti, indicate anche dal Fondo Monetario Internazionale. E' necessario un piano di sviluppo per il sistema bancario, conclude la nota, va rilanciato il più importante istituto di credito del Paese e si deve chiudere con situazioni che rischiano di nuocere pesantemente all’immagine e alla stessa reputazione della banca che non è di proprietà dei propri dirigenti o dei partiti politici ma un patrimonio dell’intera collettività.
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