E' stata una valida occasione di riflessione, per l'Upr, la presenza di Massimo D'Alema in Repubblica. Non solo per l'indiscussa statura dell'ospite, sostiene il partito ma, soprattutto, per la sottile capacità nel leggere in profondità la crisi della politica, dei partiti e delle tradizionali forme di rappresentanza. In questi mesi, scrive l'Upr, Alleanza popolare, Partito Socialista e Unione per la Repubblica hanno affrontato questo tema dando la propria lettura della situazione. Nelle ultime settimane addirittura c'è stato chi è uscito dal Consiglio per picconare i partiti, spacchettarli ed arrivare alla costruzione di un ipotetico grande fronte trasversale che unisca le migliori componenti, e il riferimento è ad Alessandro Rossi. Mentre prosegue il suo giro di incontri, con Democrazia Cristiana e Civico 10, l'Upr ricorda che alle ultime elezioni le schede bianche o nulle sono state 1.356, il 6,41% dei voti, il settimo partito. Raddoppiate rispetto al 2008. “A San Marino – conclude – i partiti rischiano di perdere il contatto con la società, ma riacquistano un senso attorno a opzioni forti, e per evitare il loro declino occorre investire verso un nuovo processo di selezione della classe dirigente dotandola di strumenti propri di analisi della società”.
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