San Marino è entrato a far parte del Consiglio economico e sociale dell'Onu il primo gennaio di quest'anno, per il triennio 2013-2015. La conferenza ministeriale, inaugurata dal segretario generale dell'Onu Ban Ki Moon, vede la partecipazione di numerosi ministri responsabili degli affari esteri e delle politiche economiche, ambientali e sociali, appartenenti ai 54 Paesi membri dell'Ecosoc. Nel corso del suo intervento, il segretario Valentini ha ricordato la conferenza di Rio, coi capi di Stato e di governo che hanno riaffermato l'impegno della comunità internazionale per lo sviluppo sostenibile. “Una visione – ha sottolineato – che deve guidare l'azione di tutti gli Stati. San Marino – ha aggiunto – apprezza la scelta del tema della revisione annuale ministeriale di quest'anno: la scienza, la tecnologia, l'innovazione e la cultura svolgono un ruolo essenziale sia per la realizzazione degli obiettivi di sviluppo del millennio sia per il perseguimento dello sviluppo sostenibile. Per il nostro Paese – ha concluso – la cultura, intesa nel suo significato più profondo come creazione di un habitat col rispetto e la valorizzazione della persona, è sempre stata al centro dell'impianto istituzionale e di ogni progetto di sviluppo economico e sociale”.
Francesca Biliotti
L'INTERVENTO DEL SEGRETARIO VALENTINI
Signor Presidente,
Eccellenze,
Signore e Signori,
a nome del Governo sammarinese, desidero congratularmi con S.E. Néstor Osorio, per la sua nomina alla Presidenza dell’ECOSOC. La sua esperienza come Ambasciatore della Colombia alle Nazioni Unite, in particolare come rappresentante in seno al Consiglio di Sicurezza, sono risorse preziose per dare un impulso fondamentale ai lavori del Consiglio.
Desidero esprimere anche il mio più sincero apprezzamento a tutti i Vice Presidenti, i Rappresentanti Permanenti di Albania, Austria, Pakistan e Sudan, per il loro importante lavoro ai fini della preparazione di questa sessione di sostanza.
Siamo orgogliosi che la Repubblica di San Marino partecipi ai lavori della sessione di sostanza dell’ECOSOC come Paese membro. Ciò rappresenta per noi, piccolo Stato, non solo un onore ma anche una grande opportunità.
Signor Presidente,
alla Conferenza di Rio, i Capi di Stato e di Governo hanno riaffermato l’impegno della comunità internazionale per lo sviluppo sostenibile. Si tratta di una visione che deve guidare l’azione di tutti gli Stati, i Governi e gli attori della società. L’obiettivo dello sviluppo sostenibile deve essere perseguito a tutti i livelli, integrando la dimensione economica, sociale e ambientale, e riconoscendone le loro interrelazioni.
Per questo la Repubblica di San Marino apprezza la scelta del tema della Revisione Annuale Ministeriale di quest’anno: la scienza, la tecnologia, l’innovazione e la cultura svolgono infatti un ruolo essenziale sia per la realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio sia per il perseguimento dello sviluppo sostenibile.
La cultura, la scienza, la tecnologia e l’innovazione, sono essenziali per la crescita economica ma sono anche prerequisiti fondamentali per la promozione della coesione sociale, la stabilità e la vita democratica di un Paese: nei Paesi in cui la crescita economica è il risultato di un accesso partecipato alla scienza, la tecnologia e l’innovazione, si è realizzata anche una maggiore partecipazione sociale, economica e politica. Si può dire, in sintesi, che la cultura in tutte le sue declinazioni è fattore di crescita economica e di sviluppo sostenibile.
San Marino apprezza questa impostazione perché per il nostro Paese la cultura, intesa nel suo significato più profondo come creazione di un habitat in cui il rispetto e la valorizzazione della persona e ogni sua possibilità di espressione, è sempre stata al centro dell’impianto istituzionale e di ogni progetto di sviluppo economico e sociale.
La prova più lampante di questa visione è il riconoscimento del Centro storico, del Monte Titano e della ricchezza della sua tradizione quale patrimonio mondiale dell’UNESCO.
E’ questo percorso di civiltà che spinge oggi San Marino a qualificare la sua presenza e il suo contributo nell’Organizzazione delle Nazioni Unite e nelle sue varie articolazioni.
La Repubblica di San Marino crede che gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, i quali hanno avuto un impatto enorme sulla vita di miliardi di persone, debbano costituire il punto di partenza o, comunque, il quadro di riferimento dell’Agenda dello Sviluppo post-2015.
Negli anni recenti, il mondo ha vissuto enormi cambiamenti che lo hanno posto di fronte a nuove e più complesse sfide globali, fra loro profondamente interconnesse. Sfide di tale grandezza e complessità che richiedono un impegno politico globale e un’azione coordinata da parte di tutti i Paesi a ogni livello e in ogni settore. Ma non solo. La partnership globale nel quadro dello Sviluppo post-2015 deve tener conto anche di tutti gli attori che con l’esperienza e le competenze e le risorse finanziarie possono accelerare lo sviluppo delle tecnologie e delle infrastrutture necessarie per la crescita delle economie dei Paesi in via di sviluppo.
Sulla base di questo quadro il Consiglio deve assicurare una coerente ed equilibrata integrazione di tutti gli aspetti dello sviluppo sostenibile. Attraverso la sua esperienza, le sue competenze e conoscenze, il Consiglio deve svolgere un ruolo guida nei programmi in materia di sviluppo e di politiche sulla scienza, la tecnologia, l’innovazione e la cultura, tale da promuovere un consenso politico globale sulla necessità di una loro inclusione nell’Agenda dello Sviluppo post-2015.
Le proposte che sono ora discusse nel processo di revisione delle risoluzione 61/16 sul rafforzamento dell’ECOSOC, devono mirare a rendere i lavori del Consiglio più efficaci, più partecipati, tali non solo da offrire un importante e decisivo contributo alla realizzazione dello sviluppo sostenibile in ogni suo aspetto, ma anche da promuovere la coerenza, la cooperazione e il coordinamento nella messa in opera degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
L’ECOSOC, inoltre, deve proseguire sulla strada del rafforzamento del dialogo e della cooperazione con le Istituzioni di Bretton Woods, UNCTAD e WTO. Questo dialogo deve servire per una profonda riflessione sullo stato dell’economia globale e per promuovere una maggiore coerenza fra gli obiettivi dei diversi organismi internazionali che trattano le questioni economiche, sociali e dello sviluppo.
San Marino ritiene che la riforma debba avvenire nel quadro dell’esistente mandato, ottimizzando l’uso delle risorse e dei progetti esistenti e attraverso adattamenti e cambiamenti nei suoi programmi e metodi di lavoro.
Nel corso del suo mandato, la Repubblica di San Marino sosterrà le priorità che sono alla base dell’azione del Consiglio e parteciperà ai suoi lavori con impegno e dedizione, offrendo il suo contributo specifico.
Francesca Biliotti
L'INTERVENTO DEL SEGRETARIO VALENTINI
Signor Presidente,
Eccellenze,
Signore e Signori,
a nome del Governo sammarinese, desidero congratularmi con S.E. Néstor Osorio, per la sua nomina alla Presidenza dell’ECOSOC. La sua esperienza come Ambasciatore della Colombia alle Nazioni Unite, in particolare come rappresentante in seno al Consiglio di Sicurezza, sono risorse preziose per dare un impulso fondamentale ai lavori del Consiglio.
Desidero esprimere anche il mio più sincero apprezzamento a tutti i Vice Presidenti, i Rappresentanti Permanenti di Albania, Austria, Pakistan e Sudan, per il loro importante lavoro ai fini della preparazione di questa sessione di sostanza.
Siamo orgogliosi che la Repubblica di San Marino partecipi ai lavori della sessione di sostanza dell’ECOSOC come Paese membro. Ciò rappresenta per noi, piccolo Stato, non solo un onore ma anche una grande opportunità.
Signor Presidente,
alla Conferenza di Rio, i Capi di Stato e di Governo hanno riaffermato l’impegno della comunità internazionale per lo sviluppo sostenibile. Si tratta di una visione che deve guidare l’azione di tutti gli Stati, i Governi e gli attori della società. L’obiettivo dello sviluppo sostenibile deve essere perseguito a tutti i livelli, integrando la dimensione economica, sociale e ambientale, e riconoscendone le loro interrelazioni.
Per questo la Repubblica di San Marino apprezza la scelta del tema della Revisione Annuale Ministeriale di quest’anno: la scienza, la tecnologia, l’innovazione e la cultura svolgono infatti un ruolo essenziale sia per la realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio sia per il perseguimento dello sviluppo sostenibile.
La cultura, la scienza, la tecnologia e l’innovazione, sono essenziali per la crescita economica ma sono anche prerequisiti fondamentali per la promozione della coesione sociale, la stabilità e la vita democratica di un Paese: nei Paesi in cui la crescita economica è il risultato di un accesso partecipato alla scienza, la tecnologia e l’innovazione, si è realizzata anche una maggiore partecipazione sociale, economica e politica. Si può dire, in sintesi, che la cultura in tutte le sue declinazioni è fattore di crescita economica e di sviluppo sostenibile.
San Marino apprezza questa impostazione perché per il nostro Paese la cultura, intesa nel suo significato più profondo come creazione di un habitat in cui il rispetto e la valorizzazione della persona e ogni sua possibilità di espressione, è sempre stata al centro dell’impianto istituzionale e di ogni progetto di sviluppo economico e sociale.
La prova più lampante di questa visione è il riconoscimento del Centro storico, del Monte Titano e della ricchezza della sua tradizione quale patrimonio mondiale dell’UNESCO.
E’ questo percorso di civiltà che spinge oggi San Marino a qualificare la sua presenza e il suo contributo nell’Organizzazione delle Nazioni Unite e nelle sue varie articolazioni.
La Repubblica di San Marino crede che gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, i quali hanno avuto un impatto enorme sulla vita di miliardi di persone, debbano costituire il punto di partenza o, comunque, il quadro di riferimento dell’Agenda dello Sviluppo post-2015.
Negli anni recenti, il mondo ha vissuto enormi cambiamenti che lo hanno posto di fronte a nuove e più complesse sfide globali, fra loro profondamente interconnesse. Sfide di tale grandezza e complessità che richiedono un impegno politico globale e un’azione coordinata da parte di tutti i Paesi a ogni livello e in ogni settore. Ma non solo. La partnership globale nel quadro dello Sviluppo post-2015 deve tener conto anche di tutti gli attori che con l’esperienza e le competenze e le risorse finanziarie possono accelerare lo sviluppo delle tecnologie e delle infrastrutture necessarie per la crescita delle economie dei Paesi in via di sviluppo.
Sulla base di questo quadro il Consiglio deve assicurare una coerente ed equilibrata integrazione di tutti gli aspetti dello sviluppo sostenibile. Attraverso la sua esperienza, le sue competenze e conoscenze, il Consiglio deve svolgere un ruolo guida nei programmi in materia di sviluppo e di politiche sulla scienza, la tecnologia, l’innovazione e la cultura, tale da promuovere un consenso politico globale sulla necessità di una loro inclusione nell’Agenda dello Sviluppo post-2015.
Le proposte che sono ora discusse nel processo di revisione delle risoluzione 61/16 sul rafforzamento dell’ECOSOC, devono mirare a rendere i lavori del Consiglio più efficaci, più partecipati, tali non solo da offrire un importante e decisivo contributo alla realizzazione dello sviluppo sostenibile in ogni suo aspetto, ma anche da promuovere la coerenza, la cooperazione e il coordinamento nella messa in opera degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
L’ECOSOC, inoltre, deve proseguire sulla strada del rafforzamento del dialogo e della cooperazione con le Istituzioni di Bretton Woods, UNCTAD e WTO. Questo dialogo deve servire per una profonda riflessione sullo stato dell’economia globale e per promuovere una maggiore coerenza fra gli obiettivi dei diversi organismi internazionali che trattano le questioni economiche, sociali e dello sviluppo.
San Marino ritiene che la riforma debba avvenire nel quadro dell’esistente mandato, ottimizzando l’uso delle risorse e dei progetti esistenti e attraverso adattamenti e cambiamenti nei suoi programmi e metodi di lavoro.
Nel corso del suo mandato, la Repubblica di San Marino sosterrà le priorità che sono alla base dell’azione del Consiglio e parteciperà ai suoi lavori con impegno e dedizione, offrendo il suo contributo specifico.
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