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Vendita immobili a stranieri, Renzi disponibile a ragionare su una maggiore apertura

Per il Segretario agli Esteri il decreto, frutto di "una buona mediazione", è il "primo passo". Domani il confronto con l'Ordine degli Avvocati e Notai.

di Monica Fabbri
10 lug 2019

Per qualcuno è stato fatto troppo, per altri non abbastanza. Una cosa è certa: la vendita di immobili agli stranieri infrange un tabù. Per il Segretario agli Esteri “era tempo di farlo” e a scanso di equivoci chiarisce che nel decreto non si parla di residenza. “Sono due temi – spiega – completamente diversi”. A chi teme il ricorso agli organismi internazionali per ottenerla, risponde che è una tematica costante dei confronti con l'Unione Europea, “ed è proprio una delle peculiarità e specificità che come San Marino vogliamo difendere. Apertura certamente a tutte le persone che vogliono venire a risiedere nella Repubblica ma sulla base di un regime di quote concordate proprio perché un'apertura indiscriminata non sarebbe sostenibile per il nostro paese”.

Se quindi da una parte c'è Movimento Democratico che attacca sulla salvaguardia della proprietà del territorio nei confronti di terzi, dall'altra il Ps critica la mancanza di coraggio, ricordando che per le società di diritto non sammarinese serve ancora l'autorizzazione del Consiglio dei XII. “C'è semplicemente un motivo – spiega – di cautela e prudenza. Qualora venissero commessi degli illeciti o qualcosa che dovesse essere controllato, sicuramente è molto più facile e agevole farlo su società sammarinesi che straniere”. Obiezioni sono arrivate anche dall'Ordine degli avvocati e Notai che in una lettera ha elencato una serie di criticità. Domani è previsto un incontro con la Segreteria. “Abbiamo valutato inopportuna – spiega il Presidente Maria Selva - l'identificazione del soggetto inidoneo come soggetto che possa acquisire immobili. Per quanto ci riguarda sono categorie che non possono appartenere al trasferimento immobiliare”. L'Ordine chiederà alla politica di rivalutarle “perché potrebbero portare complicazioni anche al principio della certezza della circolazione degli immobili”.

Per Renzi quel decreto è “una buona mediazione”. Del resto da qualche parte – afferma - occorre pur partire. E si dice disponibile al confronto per eventuali modifiche. “Questo è un primo passo. Se poi si vorrà arrivare ad una maggiore apertura si potrà ragionare tutti insieme”. 

Nel video le interviste a Nicola Renzi (Segretario di Stato Esteri) e Maria Selva (Presidente Ordine Avvocati e Notai)


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