Si chiude con il via libera definito alla legge obiettivo la lunga verifica della maggioranza, che sul piano politico ritrova la volontà di proseguire nell’azione della coalizione, anche se l’ultima parola spetterà all’aula consigliare. E’ lì che si misurerà nei fatti la tenuta della maggioranza, la capacità di tramutare le intese in atti concreti. Una questione, quella dei voti, che ha tenuto banco nel vertice, troppi gli episodi imbarazzanti, gli scivoloni in aula parlamentare. Alleanza Popolare torna a proporre il ricorso alle elezioni anticipate e Sinistra Unita dimostra sintonia su questa visione, PSD e DDC manifestano la convinzione che invece si debba proseguire nell’azione di governo e l’incontro si chiude con la volontà di aprire proprio il percorso per la futura alleanza. Nessun allargamento immediato, ma un confronto con le altre forze che vorranno condividere il progetto per arrivare alla costituzione della coalizione di centro sinistra sulla quale da tempo si sta lavorando. Le difficoltà della maggioranza sono rientrate - afferma il segretario del PSD, Paride Andreoli – si chiude la fase di confronto per aprire quella della incisività dell’azione dell’esecutivo, per dare con rapidità quelle risposte che il Paese attende, attraverso lo strumento della legge obiettivo, condiviso da tutte e quattro le forze. Per il provvedimento omnibus indicati i tempi di adozione: prima lettura nella sessione consigliare di giugno, seconda lettura a luglio, e già in quella occasione potrebbero cominciare a delinearsi i futuri assetti dello schieramento che si presenterà alle urne, in osservanza alla nuova legge elettorale. Ma la chiusura del vertice non ha spazzato via con un colpo di spugna tutti i dubbi e le paure. Alleanza Popolare parla ancora di maggioranza a rischio. Quel patto d’acciaio fra PSD e DDC non lo ha gradito anche perché denota, a suo parere, una maggioranza divisa in due blocchi e soprattutto perché ne era stata preventivamente informata. L’accordo raggiunto è di natura operativa - spiega il coordinatore Mario Venturini – la condivisione dei contenuti della legge obiettivo deve considerarsi scontata da momento che discende dall’accordo di governo. Per il resto – aggiunge - abbiamo stabilito di presentare nel Consiglio Grande e Generale di giugno tutti i progetti in seconda lettura, a cominciare dal giusto processo e di votare la legge obiettivo in luglio. Saranno questi provvedimenti a misurare la buona salute o meno della maggioranza. Dopodichè – conclude - ogni partito farà le sue valutazioni.
Toccherà quindi all’aula consiliare verificare in concreto se lo strappo è ricucito, se le diverse valutazioni avranno trovato quella sintesi necessaria per proseguire senza nuovi scossoni.
Toccherà quindi all’aula consiliare verificare in concreto se lo strappo è ricucito, se le diverse valutazioni avranno trovato quella sintesi necessaria per proseguire senza nuovi scossoni.
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