Potrebbe essere la settimana decisiva per la formazione del nuovo Governo. C'è tempo, per legge, fino al 27 ma la volontà della Coalizione Democrazia e Libertà è trovare la quadra il prima possibile per garantire al paese un esecutivo “solido e coeso”. Finito il giro delle pre-consultazioni, sia il Pdcs che Alleanza Riformista faranno il punto – domani – nelle rispettive Direzioni. Poi partirà un nuovo ciclo di incontri, per affrontare le varie questioni più in profondità.
La base di partenza – ha ricordato il Segretario Dc Gian Carlo Venturini – è il programma di coalizione di Democrazia e Libertà, il cui punto nodale è l'Accordo di Associazione Ue. Tema, del resto, già toccato nei confronti preliminari con tutte le forze politiche e su cui si è registrata visione comune con RF, Psd e Libera, che si riunirà mercoledì.
Il Partito Socialista – suo compagno di lista – durante la Segreteria ha analizzato l'esito del voto, e pur rammaricandosi per l'assenza della propria voce nel prossimo Consiglio, giudica positiva l'esperienza con Libera, parlando di rapporto rispettoso, leale e convinto. Ritiene al contempo auspicabile che in sede di consultazioni la coalizione tenga fermi i punti qualificanti del programma, che mirano alla discontinuità in settori della vita economica e sociale del Paese.
Linea sottoscritta da Libera, che intende perseguire gli obiettivi che hanno caratterizzato la campagna elettorale e che hanno contraddistinto tutta la legislatura, a partire dalla gestione della sanità, ridando slancio alla medicina di base, e del territorio, affrontando seriamente l'emergenza casa.