Sulla strada della maggioranza e della cosiddetta 'legge omnibus', si presenta qualche ostacolo e il superamento appare tutt’altro che facile. Larghe intese su buona parte delle priorità programmatiche ma musi lunghi sul progetto McKinsey e, in particolare, sulle questioni che riguardano le residenze e i giochi, come pure sulla futura gestione del territorio. Tutto liscio nelle prime battute del ragionamento politico sulla bozza di legge che dovrà approdare in Consiglio Grande e Generale e segnare l’operatività del Governo, le 4 forze si confrontano sulle modifiche e le integrazioni possibili e inseriscono qualche punto che ancora mancava. Del resto la 'legge obiettivo' aveva registrato l’unanimità delle 4 delegazioni, concordi nel creare un percorso normativo per blindare l’azione dell’esecutivo e dare la precedenza a progetti precisi. Si ritrova insomma quella compattezza auspicata e tutto fa pensare che l’incontro si possa chiudere positivamente, ma al momento di affrontare alcuni passaggi del documento elaborato dalla società americana di consulenza, i nodi si manifestano concretamente. Alleanza Popolare non condivide le nuove regole per la concessione di residenze e si dice prudente sull’eventualità di una Casa da Gioco nel centro storico della Repubblica. Esprime perplessità anche Sinistra Unita, e il confronto subisce un rallentamento. Un dialogo che però dovrà proseguire, anche se ancora le delegazioni non hanno fissato un nuovo calendario. Se ne parlerà sicuramente a margine dei lavori parlamentari che chiuderanno la settimana.
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