I tre partiti di maggioranza, unitamente ai membri di Governo, stigmatizzano severamente e ritengono particolarmente gravi i fatti di cui si è reso protagonista il consigliere Alvaro Selva. “Questo atto è l’ultimo – recita un comunicato congiunto di Psd, ap e Sinistra unita - di una serie di scorrettezze già verificatesi, mirate a indebolire artatamente la riservatezza e conseguentemente la credibilità dei lavori della Commissione d’Inchiesta. “Le dimissioni immediate - prosegue la nota - sono state quindi la doverosa risposta ad un comportamento irresponsabile e gravemente lesivo della correttezza politica. Il gravissimo episodio di cui il Consigliere Selva è stato responsabile non può essere tuttavia l’alibi - secondo le forze politiche che compongono il governo - per impedire le conclusioni che la Commissione d’Inchiesta dovrà produrre, in quanto è suo dovere riferire al Consiglio Grande e Generale, e più ampiamente all’opinione pubblica, per fare luce sui fatti che hanno determinato la sua istituzione, attraverso le informazioni e i documenti acquisiti. “L’incontro - prosegue la nota - ha posto inoltre le basi per un impegno ancora maggiore per dare attuazione alle priorità già concordate e rafforzare a tutti i livelli il progetto riformatore che questa maggioranza si è data. Processo riformatore del quale la legge elettorale costituisce elemento fondamentale e qualificante, e che la maggioranza si impegna ad approvare, dopo un indispensabile confronto con tutte le forze politiche, entro i tempi previsti per i progetti di legge di iniziativa popolare e quindi entro la metà del mese di marzo. Le forze di maggioranza riconfermano quindi la volontà di perseguire e raggiungere, con lealtà e determinazione, gli obiettivi programmatici assunti, con particolare riferimento all’accordo di cooperazione, alla riforma fiscale, alla promozione ulteriore del comparto turistico e commerciale, alla riqualificazione territoriale e al rafforzamento dello stato sociale.
Riproduzione riservata ©