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Vertici serali dei partiti

19 nov 2008
San Marino
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Il Psd ha concluso l’analisi del voto con una valutazione positiva. “Abbiamo mantenuto il risultato del 2006 -sottolinea il segretario Paride Andreoli- arrivando ad essere il partito di maggioranza relativa. La nostra coalizione ha perso ma, ci proiettiamo verso un ruolo di opposizione costruttiva e puntuale, nello spirito di contribuire alla crescita e allo sviluppo del paese. L’auspicio è che la legge elettorale voluta dal Psd possa contribuire alla stabilità politica”. Ma su questo Andreoli nutre forti dubbi. “Non vediamo, dice il segretario del Psd, una maggioranza coesa che possa dare affidabilità anche attraverso gli uomini che sta mettendo in campo. Ci sembra, conclude, che non vadano nella direzione del tanto auspicato rinnovamento ribadito dal Patto per San Marino e soprattutto da Alleanza Popolare”.
Gli Europopolari hanno ratificato, all’unanimità, l’adesione al gruppo consigliare unico per la lista Dc,Eps e Arengo e Libertà. Il capogruppo sarà espresso dal Pdcs. Giudizio molto favorevole sul percorso compiuto con Arengo e Libertà. “I rapporti tra le due forze politiche, sottolinea Pier Marino Menicucci, devono continuare ad essere stretti come adesso, perché riteniamo ci sia grande osmosi”.
Gli Europopolari hanno anche preso atto con soddisfazione che si va sul 5 pari, fra la loro lista e le altre 3 del Patto, dando così dignità ad ogni forza politica. “Ci siamo riservati di ratificare le decisioni dopo ultima riunione in programma questa settimana, conclude Menicucci, ma con spirito positivo per fare in modo la coalizione possa partire con il piede giusto e operare nell’interesse del paese perché i problemi sono moltissimi”.
Angela Venturini si è soffermata sul risultato elettorale che “dopo anni di opposizione vede i moderati al governo e che ha visto unite le due forze che compongono la lista. Si è parlato, aggiunge, del ruolo che i moderati dovranno avere nel governo e nella maggioranza che si sta formando e della necessità di proseguire il percorso di aggregazione che ha prodotto questi risultati. Una riflessione che deve proseguire all’interno del Patto, conclude Angela Venturini, perché è l’unione che fa la forza”.

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