400 delegati chiamati ad esprimersi su un dettagliato documento redatto dai 4 gruppi di lavoro incaricati. Una tesi congressuale che spazia dalla politica estera a quella sociale, dalle riforme istituzionali agli interventi in campo sanitario e previdenziale, senza trascurare una approfondita riflessione su un tema particolarmente sentito: quello degli ideali. 25 pagine nelle quali la DC ha inteso racchiudere una propria visione delle sfide che il paese ha di fronte, del ruolo dello stato, le aspettative e gli impegni per l’affermazione di quei principi ai quali i vertici democristiani fanno sapere di non voler per nulla rinunciare, 'anzi - hanno dichiarato alla vigilia – vogliamo rilanciarli con forza e determinazione'. Un richiamo forte all’unità, quello che arriverà in questa sedicesima assise congressuale, quella solidità che dovrà lasciare definitivamente nel passato tensioni, dissapori e diaspore. 'Ben venga – dichiarano i dirigenti democristiani – il confronto, il dialogo, anche la contrapposizione, ma con l’imperativo di trovare, all’interno del partito, quella sintesi necessaria per affermare con decisione un progetto unitario di tutti i democratici cristiani'.
Un Congresso chiamato ad eleggere il nuovo segretario, un incarico vacante dopo le dimissioni di Giovanni Lonfernini, assunto ad interim dall’Ufficio di Segreteria. Domenica sera il popolo democristiano deciderà da chi farsi guidare nei prossimi anni e fisserà contestualmente la composizione del proprio parlamentino. 86 i componenti del Consiglio Centrale che dovranno essre nominati, ai quali si aggiungeranno i 5 ex segretari di partito: Gian Luigi Berti, Gabriele Gatti, Pier Marino Menicucci, Cesare Gasperoni e Giovanni Lonfernini. Poi, a completare la composizione del parlamentino, i rappresentanti parlamentari della DC attualmente in carica e i segretari di sezione del Partito Democratico Cristiano Sammarinese, 14 le sezioni interne e due quelle invece fuori territorio, Rimini e Genova. Un Consiglio Centrale composto, alla fine, da 130 persone. E’ da questo organismo che saranno successivamente nominati i dirigenti democristiani nella fase post congressuale.
Un Congresso chiamato ad eleggere il nuovo segretario, un incarico vacante dopo le dimissioni di Giovanni Lonfernini, assunto ad interim dall’Ufficio di Segreteria. Domenica sera il popolo democristiano deciderà da chi farsi guidare nei prossimi anni e fisserà contestualmente la composizione del proprio parlamentino. 86 i componenti del Consiglio Centrale che dovranno essre nominati, ai quali si aggiungeranno i 5 ex segretari di partito: Gian Luigi Berti, Gabriele Gatti, Pier Marino Menicucci, Cesare Gasperoni e Giovanni Lonfernini. Poi, a completare la composizione del parlamentino, i rappresentanti parlamentari della DC attualmente in carica e i segretari di sezione del Partito Democratico Cristiano Sammarinese, 14 le sezioni interne e due quelle invece fuori territorio, Rimini e Genova. Un Consiglio Centrale composto, alla fine, da 130 persone. E’ da questo organismo che saranno successivamente nominati i dirigenti democristiani nella fase post congressuale.
Riproduzione riservata ©