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La vicenda Iccrea al centro della prima giornata di lavori del Consiglio Grande e Generale

10 mag 2011
Per Iccrea i motivi sono di ordine tecnico e normativo, non riconducibili al riscontro di irregolarità. Certo è, commenta il Segretario di Stato alle finanze, che il modo scelto ha gettato discredito sul nostro sistema. Il problema, dice Valentini, è di Iccrea che non si sente garantita dalla normativa richiesta dall’Italia. Da lunedì una delegazione sarà a San Marino per verificare se è possibile rivedere la decisione, almeno nei tempi di applicazione. E’ chiaro, prosegue il Segretario per le finanze, che questo episodio si inserisce all’interno delle nostre difficoltà nei rapporti con l’Italia. E che, ancora una volta, c’è l’incentivo a non operare con San Marino. Durissima l’opposizione che parte dal defenestramento dei vertici di Banca Centrale, per sottolineare che il Paese di trova ancora nella situazione di due anni fa. Abbiamo una nuova dirigenza, puntualizza Giovanni Lonfernini dell’Upr, che non è in grado di normalizzare i rapporti con Italia. Ma è sulla situazione di tutto il sistema che la minoranza punta il dito. Pier Marino Menicucci definisce le posizioni assunte in politica estera “sciocce, superficiali e scellerate”. Assistiamo alla debolezza delle nostre istituzioni, afferma Paride Andreoli. Sulla conclusione del dossier Delta non si hanno notizie precise, prosegue il calo preoccupante della raccolta e una banca è in amministrazione controllata. La Cassa di Risparmio, dice Fiorenzo Stolfi, chiuderà il bilancio 2010 con un passivo compreso tra 150 e 200 milioni di euro mentre il Presidente Leone Sibani guadagna 500mila euro all’anno. Il consigliere del psd chiede chiarezza sullo stato di salute dell’istituto di credito più importante del Titano e sotto accusa ci finisce la gestione Masi-Sibani. Hanno sempre detto che la situazione è solida, sottolinea, mentre il passivo dimostra che qualche strategia era sbagliata. Per esempio: aver buttato a mare il defunto Fantini, essere andati da Di Vizio come amici, avere assistito impassibili allo smantellamento del gruppo Delta. Le insufficienze di Masi e Sibani, rimarca Stolfi, hanno causato un impoverimento di Cassa di Risparmio sui cui occorre fare chiarezza in Aula. E ancora, rivolgendosi a Masi, il consigliere del Psd chiede perché non è stata acquistata la quota Unicredit in Bac indicata come obiettivo strategico. Servono, conclude, dei chiarimenti da Banca Centrale e dalla Segreteria per le finanze. San Marino, secondo Alessandro Rossi di Sinistra Unita, sta subendo una lotta di poteri che non è solo sua. Ostinarsi a non far diventare quest’Aula il luogo del confronto, dice, sarà la condanna del governo e del Paese. Siamo di fronte a un cambio di alleanze politiche perché dicono che vogliono salvare il paese ma, conclude, non spiegano come e non lo fanno in Consiglio.

Sonia Tura

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