La magistratura bolognese, che indaga sulla vicenda Scaramella, ha convocato il capogruppo democristiano Gabriele Gatti, per chiedergli chiarimenti circa i suoi rapporti passati con l’ex consulente della Commissione Mitrokhin.
L’uomo politico sammarinese è stato ascoltato come persona informata dei fatti dagli inquirenti che, su mandato del Pubblico Ministero, Paolo Giovagnoli, stanno cercando di chiarire il ruolo di Scaramella nella questione del presunto traffico di barre d’uranio.
L’accusa a carico di Scaramella è quella di calunnia con l’aggravante della finalità eversiva e di aver fornito false informazioni alla magistratura.
Secondo gli inquirenti bolognesi Scaramella avrebbe falsamente accusato Selva di essere coinvolto nella vicenda dell’uranio. Per questa contestazione il pubblico ministero Giovagnoli si recò, l’11 gennaio scorso in carcere a Regina Coeli, per interrogare lo stesso Scaramella che si avvalse della facoltà di non rispondere.
L’uomo politico sammarinese è stato ascoltato come persona informata dei fatti dagli inquirenti che, su mandato del Pubblico Ministero, Paolo Giovagnoli, stanno cercando di chiarire il ruolo di Scaramella nella questione del presunto traffico di barre d’uranio.
L’accusa a carico di Scaramella è quella di calunnia con l’aggravante della finalità eversiva e di aver fornito false informazioni alla magistratura.
Secondo gli inquirenti bolognesi Scaramella avrebbe falsamente accusato Selva di essere coinvolto nella vicenda dell’uranio. Per questa contestazione il pubblico ministero Giovagnoli si recò, l’11 gennaio scorso in carcere a Regina Coeli, per interrogare lo stesso Scaramella che si avvalse della facoltà di non rispondere.
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