Voci di possibili dimissioni del Commissario Straordinario per l'emergenza Massimo Arlotti si rincorrono da giorni in ambienti politici, rimbalzando sui social. Libera non nasconde la preoccupazione. Ritiene Arlotti figura tecnica fondamentale nella lotta al Covid. “Il suo valore umano e professionale – scrive - non può essere messo in discussione specialmente in questo delicato momento di approccio alla Fase 2. Teme diventi l’ennesimo professionista di livello sacrificato all’altare dei piccoli interessi personalistici. E avverte: le sue dimissioni, se confermate, avrebbero ripercussioni gravi su sistema sanitario, gestione dell’emergenza e rischio di isolamento internazionale per l’Iss. Invita quindi all’unità, accantonando le logiche particolari per il bene generale. Mette poi in guardia dai rischi di un secondo lockdown: “sarebbe devastante – dice - per il nostro sistema economico”. Da qui la richiesta di un protocollo preciso per la graduale riapertura in sicurezza, evitando che l’epidemia possa tornare a diffondersi.
Il Commissario Straordinario non commenta le voci di sue dimissioni e conferma la sua presenza, già annunciata questa mattina, alla Conferenza stampa di domani. Occasione per chiarire sarà la Commissione Sanità di venerdì prossimo, durante la quale Arlotti sarà audito dalla politica assieme a Gruppo di coordinamento, governance dell'ospedale, responsabili di reparto e capo della Protezione Civile. “Focalizzeremo l'attenzione sulle varie procedure adottate” – annuncia il Presidente Oscar Mina - “per capire se qualcosa non ha funzionato, se il personale era sufficiente, se ci sono state difficoltà”. Sono attese domande anche sulle quarantene di medici ed infermieri e chiarimenti su Colore del Grano, Villa Oasi, reparti di geriatria e medicina. L'obiettivo della Commissione – ribadisce Mina – è fare una valutazione generale sulla procedura di gestione dell'emergenza. Sulla base di quello che emergerà, la politica dovrà prendere decisioni, valutando se la presenza del Commissario Straordinario sia ancora utile, se sia ancora necessario un comitato di coordinamento o se si possa parlare di ritorno alla normalità con una gestione ordinaria”.