E’ stato un excursus sull’ultimo decennio della politica italiana a fornire l’opportunità, al Presidente del gruppo parlamentare alla Camera dell’UDC, Luca Volontè, di affermare la marcata attualità, in politica, di un impegno di ispirazione cattolica, che discende direttamente – ha dichiarato – dalla dottrina sociale, da valori e principi profondi. Gli anni ‘90 hanno rappresentato per noi italiani – ha detto – il punto di non ritorno. Sofferta l’analisi di Volonté sullo scioglimento della Democrazia Cristiana. Un errore immenso – ha affermato – che ha di fatto confermato un assioma generato da una discutibile azione giudiziaria: i politici tutti corrotti o collusi. Invece – ha sottolineato – il 90 per cento degli amministratori indagati è stato prosciolto con formula piena, molti addirittura non sono stati neppure sottoposti a giudizio perché il fatto non sussisteva. Certo – ha aggiunto - qualcuno è stato disonesto, e doveva giustamente andare in galera. Ma l’errore – ha concluso – è stato generalizzare. Se alcuni uomini della vecchia Dc – ha detto – fossero rimasti al loro posto, certe cose, anche sul piano internazionale, non sarebbero successe. Ecco perché – ha spiegato – c’è ancora qualcosa da dire. Molti – ha spiegato il segretario della Dc sammarinese, Giovanni Lonfernini, i punti in comune con l’UDC, non solo le radici ma anche l’impostazione politica, gli obiettivi, gli impegni sociali, la ricerca della stabilità politica. Una collaborazione che si estende negli ambiti internazionali, in primo luogo nel Partito Popolare Europeo. Da Nino Cristofori, membro della direzione nazionale dell’UDC, un riferimento alla trattativa aperta con l’Italia per l’accordo di cooperazione economica. Un’intesa – ha detto – che può soddisfare le esigenze di crescita di entrambi i paesi. San Marino – ha aggiunto – può essere un polmone forte in grado di riflettere la sua azione positiva anche sul territorio italiano. Per questo – ha concluso – saremo al vostro fianco per arrivare ad un accordo soddisfacente.
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