Abbiamo un progetto politico che condividiamo con Rifondazione Comunista – esordisce Francesca Michelotti. Per il momento di nuovo c’è la sede, a Domagnano, in comune con RC. Restano due partiti ben distinti, ma è avviato quel processo di avvicinamento politico che potrebbe sfociare - alle prossime elezioni - in un'unica lista. I consiglieri di Zona Franca, insieme ad alcuni esponenti della forza politica parlano anche del rapporto con gli altri partiti. Mano tesa a chi punta ad una riforma radicale del sistema di potere. Nello specifico: c’e’ sintonia con il Nuovo Partito Socialista, con il quale di recente c’è la stessa visione delle emergenze per il paese e con Alleanza Popolare è stato avviato da tempo un discorso, nel sogno di un centrosinistra. Ipotesi questa, che può funzionare solo con il Partito dei Socialisti e dei Democratici, 'da sempre il nostro interlocutore privilegiato – dicono - e verso il quale abbiamo la massima disponibilità'. E proprio con il Psd è accordo sostanziale sulle riforma della legge elettorale che avrà un dato politico importante: moralizzare la politica. “Quello che ci preoccupa e’ anche la piega politica degli ultimi mesi, come inscenare – aggiunge Francesca Michelotti – delle macchinazioni per far fuori la parte migliore del nostro tribunale”. Altro aspetto: riportare la sinistra alla sua missione storica, con la conservazione delle conquiste sociali. Sabato prossimo Zona Franca presenterà il nuovo simbolo, nome e progetto politico, definirà la base programmatica e proseguirà il confronto con Rifondazione.
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