In Commissione Finanze le opposizioni vogliono saperne di più sulla trattativa Cis con il gruppo saudita e chiedono al Segretario Celli di riferire. Dc e Psd vogliono rassicurazioni che quel denaro non crei imbarazzo alla Repubblica e chiedono se ci sia stata la verifica di Banca Centrale. Rete pretende il rispetto dell' Odg approvato in Aula a dicembre, in cui si prevedeva non ci potessero essere vendite di banche prima della conclusione dell' Aqr e senza l'attivazione della Centrale Rischi. Si parla oggi di investitori dell' Arabia Saudita – dice Roberto Ciavatta - con cui non abbiamo memorandum di vigilanza. Chiede inoltre se la Bce sia stata messa al corrente e se Banca Centrale ne fosse a conoscenza fin dal suo insediamento. Simone Celli spiega che quella trattativa tra gruppi privati rientra in una dinamica di mercato che il governo intende rispettare senza interferenze. Del resto le scelte del recente passato esautorano la politica da processi deliberativi e autorizzativi per operare nel settore bancario, ivi comprese possibili operazioni di acquisizione e partecipazioni azionarie. Ovviamente, nel momento in cui la trattativa sarà chiusa – aggiunge - si aprirà il percorso di verifica di competenza di Banca Centrale, come previsto dalla Lisf. Valuta poi con favore la possibilità che a San Marino arrivino nuove risorse e progetti imprenditoriali in un contesto di legalità e trasparenza. Riferisce anche su Basilea 3 che sulla base di accordi monetari dovrà essere recepito a settembre del 2018, con impegni gravosissimi per il sistema bancario e finanziario sammarinese. “Con Bcsm – dice - si sta ragionando a percorsi più graduali, ad un allungamento temporale rispetto ad alcuni impegni contenuti in quella convenzione”.
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