Ieri sera è iniziata a Serravalle la 45esima Festa dell’Amicizia del Partito Democratico Cristiano Sammarinese. il welfare al centro del dibattito politico, che ha visto una sorta di uno contro tutti del Segretario alla Sanità Franco Santi. Con lui, sulla terrazza Ex-Ritrovo, anche Luca Beccari, Presidente Dc, i sindacalisti Mirco Battazza e Giuliano Tamagnini, l'Unione Consumatori con Francesca Busignani e il Presidente Osla Paride Bugli. Per parlare di riforma previdenziale, Fondi Pensione, Piano sanitario nazionale, sinergie pubblico privato in campo sanitario. Questo per rispondere al tema dell'incontro, rilanciato dal moderatore Davide Giardi: “Come evitare che crollino i pilastri del nostro sistema sociale, fondato sulla tutela della persona e della solidarietà?”.
Il Segretario Franco Santi sottolinea la mancanza di risorse umane quale problema più rilevante. Possiamo avere la migliore organizzazione operativa immaginabile – dice - ma senza medici non si riesce a fare niente. Con la proposta di legge in corso di approvazione, possiamo riavere il personale necessario per dare continuità e normalità al lavoro dell’ospedale».
Sul tema pensioni ribatte: «la riforma del sistema previdenziale è a buon punto sulla raccolta dei dati e sullo studio dell’impatto che avrà sul sistema economico. La riforma va concertata ma il governo deve fare il suo mestiere.
Sul rapporto pubblico-privato in tema sanitario, Paride Bugli ritiene che una sinergia pubblico-privato sia d’obbligo. San Marino é un Paese pieno di poliambulatori che possono convenzionarsi con l‘ISS, che è la risorsa più importante ma non credo possa farsi carico di tutto.
Sulla riforma previdenziale il Presidente OSLA, teme che la proposta di cambiare la governance dei Fondi pensione per sostituire le forze sociali, possa peggiorare la situazione. In ogni caso serve un approfondimento».
Sempre sulla questione sanitaria e ospedaliero, si fa sentire Giuliano Tamagnini, CSDL: “la sanità non può essere altro che pubblica, per garantire il diritto dei cittadini. Poi se nascono anche poli privati a sostegno, ancora meglio”, dice. Lo scontro si inasprisce sul tema pensioni: Vorrei essere costruttivo, ma non ce la faccio perché con questo governo il confronto è sempre superficiale”.
E' poi il presidente Dc a intervenire sulla questione medici: Noi eravamo per la libera professione medica, contrari al Referendum. Voi e la vostra forza politica -riferendosi a Santi e a Civico 10 - eravate per l’eliminazione della legge.
Sulla spesa sanitaria, Luca Beccari parla di 5-6 milioni di euro all’anno. Bisogna riuscire con quei soldi a trovare le condizione lavorative e operative per continuare a garantire la sanità pubblica e gratuita. Dicendosi poi pronto al confronto sulle pensioni ma «Sanità e previdenza – conclude Beccari - non hanno prezzo”.
La Cdls, con Mirco Battazza, ricorda come il referendum sulla libera professione sia stato uno strumento di scontro politico che ha creato inefficienza, sfiducia e ha bloccato lo sviluppo dell’ospedale. Prima di parlare di ticket serve piuttosto capire assieme come spendere i 72milioni di € che abbiamo messo a bilancio per la sanità».
Per l'Unione consumatori Sammarinesi interviene Francesca Busignani, «ci stiamo dimenticando il cittadino. Per fare una ricetta medica dobbiamo fare i salti mortali con una burocrazia esagerata. Rilanciando poi su quante ditte pagano gli stipendi in ritardo e non pagano i contributi all’ISS. Chiediamo tagli – conclude - e non facciamo il recupero dei contribuiti non pagati”.
Il Segretario Franco Santi sottolinea la mancanza di risorse umane quale problema più rilevante. Possiamo avere la migliore organizzazione operativa immaginabile – dice - ma senza medici non si riesce a fare niente. Con la proposta di legge in corso di approvazione, possiamo riavere il personale necessario per dare continuità e normalità al lavoro dell’ospedale».
Sul tema pensioni ribatte: «la riforma del sistema previdenziale è a buon punto sulla raccolta dei dati e sullo studio dell’impatto che avrà sul sistema economico. La riforma va concertata ma il governo deve fare il suo mestiere.
Sul rapporto pubblico-privato in tema sanitario, Paride Bugli ritiene che una sinergia pubblico-privato sia d’obbligo. San Marino é un Paese pieno di poliambulatori che possono convenzionarsi con l‘ISS, che è la risorsa più importante ma non credo possa farsi carico di tutto.
Sulla riforma previdenziale il Presidente OSLA, teme che la proposta di cambiare la governance dei Fondi pensione per sostituire le forze sociali, possa peggiorare la situazione. In ogni caso serve un approfondimento».
Sempre sulla questione sanitaria e ospedaliero, si fa sentire Giuliano Tamagnini, CSDL: “la sanità non può essere altro che pubblica, per garantire il diritto dei cittadini. Poi se nascono anche poli privati a sostegno, ancora meglio”, dice. Lo scontro si inasprisce sul tema pensioni: Vorrei essere costruttivo, ma non ce la faccio perché con questo governo il confronto è sempre superficiale”.
E' poi il presidente Dc a intervenire sulla questione medici: Noi eravamo per la libera professione medica, contrari al Referendum. Voi e la vostra forza politica -riferendosi a Santi e a Civico 10 - eravate per l’eliminazione della legge.
Sulla spesa sanitaria, Luca Beccari parla di 5-6 milioni di euro all’anno. Bisogna riuscire con quei soldi a trovare le condizione lavorative e operative per continuare a garantire la sanità pubblica e gratuita. Dicendosi poi pronto al confronto sulle pensioni ma «Sanità e previdenza – conclude Beccari - non hanno prezzo”.
La Cdls, con Mirco Battazza, ricorda come il referendum sulla libera professione sia stato uno strumento di scontro politico che ha creato inefficienza, sfiducia e ha bloccato lo sviluppo dell’ospedale. Prima di parlare di ticket serve piuttosto capire assieme come spendere i 72milioni di € che abbiamo messo a bilancio per la sanità».
Per l'Unione consumatori Sammarinesi interviene Francesca Busignani, «ci stiamo dimenticando il cittadino. Per fare una ricetta medica dobbiamo fare i salti mortali con una burocrazia esagerata. Rilanciando poi su quante ditte pagano gli stipendi in ritardo e non pagano i contributi all’ISS. Chiediamo tagli – conclude - e non facciamo il recupero dei contribuiti non pagati”.
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