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Si apre la stagione referendaria. L'opposizione presenta tre quesiti

20 set 2018
la presentazione dei quesitiSi apre la stagione referendaria. L'opposizione presenta tre quesiti
Si apre la stagione referendaria. L'opposizione presenta tre quesiti - Tre referendum propositivi e comitati misti. “Hanno contributo tutte le opposizioni”. Nel video Andr...
Tre referendum propositivi e comitati misti. “Hanno contributo tutte le opposizioni”, spiega Andrea Giani di Rete, “con gruppi di lavoro paritetici” ribadisce Andrea Belluzzi. Come già annunciato la parola passa ai cittadini su legge elettorale, crediti d'imposta, servizi.

“Non vogliamo mettere in discussione l'impianto della legge elettorale– precisa il legale rappresentante del quesito Luca Beccari – ma correggerne le distorsioni per valorizzare al massimo la rappresentatività”. Si concede al vincitore del primo turno di cercare un accordo per formare la maggioranza. In caso di fallimento la possibilità passa a chi è arrivato secondo. “Con il solo premio di maggioranza – spiega Beccari – non verrebbero drenati ulteriori seggi rispetto al primo turno”. Il ricorso al ballottaggio, quindi, come extrema ratio.
Il secondo quesito tocca un tema già oggetto di scontro fuori e dentro l'Aula: la conversione il credito d'imposta in titoli di debito pubblico. “Il meccanismo è fuori controllo – commenta Emanuele Santi – si parla di cifre intorno ai 200 milioni di euro. Non mettiamo in discussione lo strumento ma vogliamo impedirne la conversione in titoli di debito che significherebbe uscite istantanee per lo Stato”.
Infine Andrea Belluzzi a nome di Psd e Ps presenta il referendum sull'Azienda dei Servizi, affinché proprietà e gestione delle reti rimangano pubbliche, comprese le telecomunicazioni su cui – dice – sta per chiudersi un grosso investimento. “Una garanzia per i cittadini. La nostra sovranità – afferma – la esercitiamo se garantiamo controllo e gestione di infrastrutture primarie”.

Tra una quarantina di giorni il Collegio Garante si esprimerà. In caso siano dichiarati ammissibili, la raccolta firme dovrà avvenire in tre mesi. Si ipotizza quindi il voto tra marzo e aprile. Considerando la vicinanza con l'elezione delle giunte, c'è chi già pensa all'election day.

MF

Nel video Andrea Giani

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