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Consiglio: "Cassa di Risparmio ha intrapreso il percorso verso azioni di responsabilità"

24 set 2018
I consiglieri Carattoni e Carlini
I consiglieri Carattoni e Carlini
I conti tornano sotto la lente dell'Aula con Celli che risponde a dubbi e domande. Rispedisce al mittente “facili ironie” sui 100.000 euro destinati al progetto San Marino Bio. “C'è chi dice che è una cifra irrisoria ma si tratta del primo stanziamento. Nel 2019 gli saranno destinate ulteriori risorse”. Riguardo alla riduzione delle entrate dell'Ufficio registri e automezzi, i 500.000 euro in meno “non dipendono dal calo delle immatricolazioni ma sono la conseguenza della mancata adozione della tassa sulla proprietà dei veicoli. Formalizza l'impegno del Governo: “stiamo predisponendo il decreto delegato. La tassa entrerà in vigore dal primo gennaio 2019”. L'attenzione si sposta poi sull'Azienda dei Servizi. “Il bilancio non è in perdita – afferma Celli - l'utile di oltre 15 milioni che prevede di trasferire allo Stato è ricompreso nella voce totale generale uscite. L'AASS segue principi contabili differenti, con la nuova legge dell'ordinamento contabile verranno uniformate le procedure”. Riguardo al trading energetico, “il Governo è già operativo e sta rinegoziando l'accordo con le autorità italiane”. Torna poi sui contributi ai centri sociali e rassicura: “non è una normativa punitiva ma vuole sanare le criticità segnalate dalla direzione degli istituti culturali nell'erogazione dei contributi”. Sull'abrogazione dei 10 milioni da destinarsi in opere pubbliche, invece, ammette: “non è un segnale positivo”. Il Governo deve imprimere un'accelerazione sul versante delle infrastrutture anche se – rileva – non è solo un problema di volontà politica ma di efficienza dell'amministrazione pubblica.

Si smarca però dalla critica che nel bilancio non ci siano investimenti, “sono state riconfermati gli stanziamenti su capitale umano e assistenza socio sanitaria. Al dipartimento istruzione arriveranno 50 milioni di contributi, all'assistenza socio sanitaria oltre 71 milioni. Senza dimenticare “il corposo investimento nell'ambito delle telecomunicazioni”. Il segretario alle Finanze guarda al futuro con ottimismo: “il paese – dice - non è sull'orlo del baratro. Con una gestione prudente e rigorosa si può supportare e sopportare il livello di indebitamento”.

Chiuso il comma sul bilancio l'aula è chiamata a votare l'ordine del giorno firmato da tutta l'opposizione che chiede di interrompere i termini di prescrizione in riferimento ai precedenti amministratori di Cassa di Risparmio. La maggioranza – tramite Roberto Giorgetti – dichiara che voterà a favore. “Cassa di Risparmio – annuncia – ha già intrapreso, sebbene con qualche resistenza interna, un percorso verso eventuali azioni di responsabilità. Ad ottobre si concretizzeranno iniziative”. A maggior ragione, dunque, intende sottolineare questo impegno, anche inanzi ai “sacrifici che chiederemo a tutti per la sicurezza del sistema bancario e il suo rilancio”.

Una disponibilità accolta con sorpresa dall'opposizione che a quel punto decide di ritirare l'odg e integrarlo con le manleve. “Per costruire un dispositivo che vada più in profondità” – dice Mancini, “perché Carisp è la banca di sistema e la sua gestione certifica un indebitamento dello stato”, aggiunge Zeppa, “ed è il cda presieduto da Romito che ha beneficiato di una serie di manleve”, rincara CardelliLuca Boschi si dice basito. “Quell'ordine del giorno – ricorda - l'avete proposto voi ed è quello che appoggiamo”. “Vi diciamo che lo votiamo e voi tornate indietro?” - chiede Marina Lazzarini. Un comportamento per Giorgetti “incomprensibile, una sceneggiata”. La maggioranza si dice comunque pronta a sostenerlo “per tutte le eventuali manleve”, eccezion fatta per l'operazione Asset, “in quanto operazione di sistema e che ha salvato i conti di migliaia di sammarinesi”. “Sarebbe folle – dice Giorgetti – tornare indietro”. Si riapre quindi la vecchia ferita, con l'opposizione che torna ad attaccare “una delle pagine più brutte della nostra storia” – dice Iro Belluzzi – “e su quella che qualcuno chiama operazione di sistema – aggiunge Zeppa- il tribunale sta indagando”.  Alla fine l'odg dell'opposizione viene riproposto tale e quale dalla maggioranza e passa. L'altro, non trovando l'accordo, viene bocciato. Ratificati il decreto sulla vendita on line di armi, l'aliquota agevolata dell'imposta per gli immobili strumentali all'attività d'impresa, quello sulla genitorialità, gli interventi urgenti su ammortizzatori sociali e il decreto sullo sviluppo economico che introduce la fideiussione bancaria o assicurativa per la concessione delle residenze per motivi economici. Dopo ratifiche di convenzioni e accordi, come quello con la Santa Sede per l’Insegnamento della Religione Cattolica nelle Scuole Pubbliche, l'Aula prende atto delle dimissioni del giudice Gilberto felici, dal primo ottobre presso la corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo. “Resterò perennemente debitore della mia Repubblica”, scrive. Zanotti: “Sicuri che ricoprirà con onore questo compito prestigioso”. A Felici le congratulazioni dell'Aula.

Con Stefano Valentino Piva e Chiara Macina viene completata la composizione dell’Autorità Garante per l’Informazione.



MF


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