C’è un nuovo film su Amy Winehouse: The Girl Behind the Name, il documentario firmato Asif Kapadia sulla cantante inglese. Dove Amy parla di depressione e di come la musica la aiutasse nei momenti più bui.
«Non penso di sapere cosa fosse la depressione. Sapevo di sentirmi strana a volte, ero diversa. Penso sia una cosa che capita ai musicisti. È per questo che scrivo musica. Io non mi sento, come dire, una persona incasinata. Ci sono un sacco di persone depresse che non hanno una via d’uscita. Non possono prendere in mano una chitarra, suonarla per ore e sentirsi meglio».
Dopo la première a maggio a Cannes, il documentario sulla vita di Amy Winehouse arriverà in Italia il 15, 16 e 17 settembre per celebrare quello che sarebbe stato il compleanno della cantante, nata il 14 settembre del 1983. Uscirà invece nei cinema del Regno Unito il 3 luglio, per celebrare l’anniversario della prematura scomparsa della tormentata voce di Back to black.
«Non penso di sapere cosa fosse la depressione. Sapevo di sentirmi strana a volte, ero diversa. Penso sia una cosa che capita ai musicisti. È per questo che scrivo musica. Io non mi sento, come dire, una persona incasinata. Ci sono un sacco di persone depresse che non hanno una via d’uscita. Non possono prendere in mano una chitarra, suonarla per ore e sentirsi meglio».
Dopo la première a maggio a Cannes, il documentario sulla vita di Amy Winehouse arriverà in Italia il 15, 16 e 17 settembre per celebrare quello che sarebbe stato il compleanno della cantante, nata il 14 settembre del 1983. Uscirà invece nei cinema del Regno Unito il 3 luglio, per celebrare l’anniversario della prematura scomparsa della tormentata voce di Back to black.
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